Oli alimentari esausti, decolla la raccolta in 46 piccoli Comuni del Lazio

(Adnkronos) – Attivare la raccolta di oli e grassi animali e vegetali esausti nei Comuni a bassa densità abitativa del Lazio: questo l’obiettivo del protocollo di intesa firmato da Regione e consorzio RenOils, 10 mesi fa. Un’iniziativa cui hanno dato la propria adesione 46 Comuni con meno di 5.000 abitanti (18 in provincia di Roma, 14 in provincia di Rieti, 7 in provincia di Viterbo, 5 in provincia di Frosinone e 2 in provincia di Latina) che hanno ricevuto complessivamente 79 contenitori destinati a raccogliere l’olio di scarto prodotto nelle cucine dei cittadini.

Ad oggi i 9 Comuni in cui la raccolta è andata a regime nel 2020 hanno recuperato in media circa 300 litri di olio esausto ciascuno, con punte fino a 800 litri come nel caso di Castrocielo.

“La scelta di coinvolgere i piccoli Comuni, in partnership con la Regione Lazio, si è rivelata vincente – spiega Ennio Fano, presidente di RenOils – la risposta della cittadinanza, che abita meravigliosi borghi e piccole cittadine, a iniziative di raccolta differenziata, infatti, è sempre molto positiva e l’esperienza che abbiamo avviato nel 2020 per gli oli esausti lo dimostra. Ci auguriamo che i Comuni in cui la raccolta è stata da poco avviata possano fare gli stessi numeri incredibili dei 9 Comuni andati a regime lo scorso anno. Per avere un quadro completo della raccolta dobbiamo attendere giugno-luglio in quanto gli svuotamenti dei contenitori hanno cadenza periodica”.

“Questi primi risultati di partecipazione e raccolta, ottenuti con l’attuazione del protocollo d’intesa firmato con Renoils, mi rendono molto soddisfatta – dichiara Cristiana Avenali, responsabile Piccoli Comuni della Regione Lazio – E’ il primo caso del genere in Italia ma soprattutto, il primo protocollo che parte proprio dai piccoli Comuni. Questa esperienza con Renoils, grazie anche agli ottimi risultati fin qui ottenuti, proseguirà e vedrà l’estensione della raccolta a tutti gli altri piccoli Comuni che vorranno aderire, coinvolgendo cittadini e studenti in azioni di sensibilizzazione, e con il riconoscimento di un contributo economico o di piccoli interventi sull’arredo urbano. Il tutto sarà definito in base al quantitativo raccolto, quindi più raccoglieranno e maggiore sarà il contributo che riceveranno”.

“Speriamo di poter replicare a breve la formula sperimentata nel Lazio in altre regioni per poter servire, in modo completamente gratuito, centinaia di amministrazioni locali in tutta la penisola. La vera sfida per noi è proprio sensibilizzare le famiglie. È la raccolta domestica, infatti, a incidere di più in termini di quantità di rifiuto e nello stesso tempo la più difficile da intercettare”, conclude Fano, presidente di RenOil.

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