Il Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa ribadisce le accuse secondo cui la Fondazione anti corruzione di Aleksei Navalny sarebbe responsabile dell’omicidio del blogger ultra nazionalista Maksim Fomin, noto anche come Vladlen Tatarsky. Daria Trepova, la giovane donna arrestata poche ore dopo l’esplosione, avrebbe risposto a “ripetute richieste pubbliche” dei dirigenti della Fondazione di Navalny, Leonid Volkov e Ivan Zhdanov, per “attività sovversive”.
Trepova avrebbe organizzato l’attentato insieme a un ucraino identificato come Yuri Denisov, esponente di “un gruppo terroristico ucraino” che le avrebbe fatto avere la statuetta con l’esplosivo. La statuetta sarebbe stata fatta avere a Trepova a un indirizzo di Mosca da un corriere.
Denisov a breve nell’elenco dei ricercati dell’Interpol
Denisov, arrivato da Kiev a Mosca a febbraio, avrebbe raccolto informazioni sulla vita quotidiana di Tatarsky e sulle persone che frequentava. Il giorno dell’attentato, il 3 aprile, Denisov avrebbe lasciato la Russia per l’Armenia, per proseguire poi per la Turchia. Sarà a breve sull’elenco dei ricercati dell’Interpol.
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