Nuove opportunità per il mercato ittico sostenibile tra Europa e Mauritania

In Mauritania le opportunità di crescita economica e occupazionale legate alla pesca sono in crescita e le imprese locali devono inseguire l’innovazione e la sostenibilità per riscrivere le logiche dell’industria ittica regionale. Il settore ittico è tra i più importanti per l’economia del Paese e le particolari condizioni climatiche permettono alla Mauritania di essere considerata uno dei paesi con le aree costiere caratterizzate da un’intensa produttività. Il centro economico del Paese è Nouadhibou, la sede di pesca industriale e artigianale accreditata quale centro strategico per la sua posizione geografica ma anche per essere un riferimento commerciale e amministrativo dello Stato. La dinamicità economica di tale realtà rende Nouadhibou una delle regioni più ricche al mondo in termini di risorse ittiche.

La Mauritania è considerata una delle poche aree al mondo in cui il settore ittico presenta ancora importanti margini di crescita. Nel Paese, la pesca artigianale è minacciata da un sistema industriale invasivo e legato a vecchie e insostenibile logiche commerciali, le flotte industriali, spesso battente bandiera estera, generano enormi danni al ricco e pescoso mare locale a discapito delle comunità del territorio dove il pesce viene trasformato e diviene fonte fondamentale di sostentamento e di reddito. Il Paese è tornato al centro dell’attenzione mediatica dopo la partecipazione di ben diciassette imprese ittiche della Mauritania, raggruppate attorno alla Fédération de pêche des mareyeurs exportateurs, distributeurs et collecteurs (FPMEDC), ai lavori del Digital Seafood Trade Show, la fiera ittica virtuale mondiale organizzata da Assoittica Italia.

L’evento è stato importante per il raggiungimento di un nuovo accordo tra Europa e Mauritania sulla pesca sostenibile. Il protocollo di attuazione che accompagna il nuovo accordo è stato concluso per un periodo di cinque anni e mira ad un processo moderno e sostenibile delle possibilità di pesca offerte alle navi dell’Unione che operano nelle acque della Mauritania con la loro attività effettiva, tenendo conto dei migliori pareri scientifici nel contesto di una maggiore monitoraggio dello stato delle risorse ittiche interessate. A tal riguardo, il protocollo prevede una clausola di revisione prima del terzo anno di applicazione, al fine di consentire l’eventuale adeguamento delle possibilità di pesca e del contributo finanziario versato dall’Unione europea alla luce dell’effettivo utilizzo di tali possibilità dalle navi dell’Unione.

L’Unione europea e la Mauritania confermano la decisa volontà di generare più ricchezza e opportunità di lavoro in Mauritania, garantendo al contempo la continuazione delle attività di pesca per le navi europee operanti nelle acque mauritane. In questo contesto, il protocollo incoraggia la cooperazione tra operatori economici con la creazione di sinergie e network commerciali. Le autorità mauritane hanno già avviato l’elaborazione di un piano di gestione, che dovrà essere accettato e applicato dal Comitato congiunto, dopo la conclusione del processo di adozione a livello nazionale. Un focus specifico di intervento sarà dedicato alle misure a sostegno della pesca artigianale e delle comunità costiere, che ricevono importanti sostegni europei  dai programmi di cooperazione bilaterale, anche per migliorare e controllare le condizioni sanitarie durante la produzione e la trasformazione dei prodotti della pesca, al fine di migliorare l’impatto economico a livello nazionale e tornare ad una ripartenza del settore dopo la diffusione dell’emergenza sanitaria.

 

 

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