Opposizioni in piazza: “Uniti contro autonomia e premierato”

A Piazza Santi Apostoli si è svolta la manifestazione delle opposizioni contro autonomia e premierato. In piazza tante bandiere Tricolore e dei partiti promotori, PD, M5S, Avs insieme a Più Europa. Tante anche le sigle che hanno aderito, da Cgil ad Anpi. Unità, unità” è stato il coro scandito mentre sul palco si avvicendano i leader del centrosinistra.

Nel retropalco la calca è asfissiante. Parlamentari, staff, leader tutti insieme, accalcati a Santi Apostoli.

Schlein è arrivata facendosi largo tra la folla in piazza, Conte dalla parte opposta con tutto il gruppo M5S. C’era Donno accanto al leader 5 Stelle, in braccio ha il figlioletto avvolto in un tricolore. Si incontrano con Schlein, abbracci a favore di telecamere e un lungo colloquio. Poi l’abbraccio di Conte con Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Intanto dalla piazza si alza il coro “unità, unità”.

“Oggi in Senato è passato il premierato, la sedicente patriota pur di portare avanti la sua riforma spacca l’Italia perché stanno forzando per portare avanti l’autonomia – ha detto Elly Schlein arrivando a Santi Apostoli – È importante essere, come forze di opposizione, realtà politiche, sociali e associative, tanti cittadini insieme per impedire di stravolgere la nostra Costituzione. Li fermeremo insieme, li dobbiamo fermare”.

Quella a Santi Apostoli è una bellissima piazza – ha sottolineato la leader dem – tanta partecipazione, convocata in pochi giorni. La bellezza di vedere tante bandiere diverse tutte insieme unite per difendere la Costituzione e l’unità nazionale”.

“Abbiamo invitato tutti – ha spiegato – rispettiamo le scelte di ciascuno, io penso che sia stato importante dare questo segnale: per la prima volta abbiamo convocato insieme una manifestazione unitaria e c’è sempre tempo per allargare quando gli obiettivi sono comuni“.

Anche Giuseppe Conte, arrivando a Santi Apostoli a piedi con Leonardo Donno e tutto il gruppo M5S, scandisce: “Non saranno calci e pugni che ci fermeranno, contro l’autonomia che spacca l’Italia e il premierato la nostra risposta è forte e unitaria: non passeranno”.

E poi commenta ancora: “Sono rimasto sconcertato da un presidente del Consiglio che non ha fatto nessuna condanna dell’aggressione in aula e ha parlato invece di provocazione” mentre “questa piazza e la migliore risposta all’arroganza, alla prepotenza e alla violenza. Noi siamo la riposta. La settimana scorsa si è consumato uno spettacolo indegno di una democrazia. Quella non è stata una rissa ma un pestaggio di parlamentari di maggioranza contro il nostro Donno”.

Lo scopo di questa riforma – ha continuato – è chiamare noi cittadini ogni cinque anni per votare un capo, con i parlamentari ridotti a maggiordomi, il presidente della Repubblica a passacarte. Non lo consentiremo.

Le istituzioni non possono essere ridotti a ‘casa Meloni’ con cognato, amici e codazzo di yes man – ha detto Giuseppe Conte, che ha aggiunto – “Fratelli d’Italia svende l’unità d’Italia per la permanenza al governo a scapito della Repubblica”.

Conte ha chiamato quindi Leonardo Donno sul palco, che sale sventolando il tricolore. “Non ci facciamo intimorire. Se sventolare il tricolore è una provocazione allora sventoliamo più forte questo tricolore. Se c’è un ministro che indietreggia davanti al tricolore, continuano a sventolarlo che a forza di indietreggiare li mandiamo a casa” – ha detto Donno.

“La piazza di oggi è un segnale al Paese, bisogna essere uniti – dice Angelo Bonelli – E’ un piccolo passo, ma significativo, per costruire l’unità delle opposizioni e mandare Meloni all’opposizione”.

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