Cingolani, il piano energia in caso di interruzione di gas russo

Il Ministero della Transizione ecologica ha pubblicato il Piano con le misure “per ridurre i rischi connessi a una potenziale interruzione totale dei flussi” di gas “dalla Russia durante il prossimo inverno”.

Nel dettaglio, le misure, che in parte sono già avviate, riguardano segnatamente: la massimizzazione della produzione di energia elettrica, nel settore termoelettrico, con combustibili diversi dal gas, oltre che la l’accelerazione delle energie rinnovabili nel settore elettrico; le misure di contenimento nel settore riscaldamento, in parte anticipate per quanto riguarda gli edifici pubblici dall’articolo 19-quater del decreto-legge n. 17 del 1° marzo 2022; un insieme di misure comportamentali nell’uso efficiente dell’energia, che integrano la politica nazionale in materia di efficienza energetica e che in questo caso hanno anche l’obiettivo di aiutare cittadini e imprese a ridurre i costi della propria bolletta energetica, senza alcun effetto di rilievo sulle modalità del servizio”.

Queste misure comportamentali “saranno promosse attraverso una apposita campagna informativa istituzionale; saranno, si ribadisce, volontarie e saranno integrate ove necessario da strumenti di sostegno alla scelta del comportamento efficiente”.

La chiamata al risparmio per i cittadini e anche per le aziende

Previsto anche “il contenimento volontario dei consumi nel settore industriale, su cui è aperto un confronto con le categorie produttive in modo da valorizzare tutte le opportunità a basso impatto sulla produzione e comunque salvaguardando i settori strategici, come da Regolamento UE”.

“L’insieme del contributo atteso dalle misure previste dal Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas (1° agosto 2022-31 marzo 2023) per la ‘massimizzazione della produzione termoelettrica con combustibili diversi dal gas’, di ‘contenimento relative al riscaldamento invernale’ e ‘comportamentali’ (‘a costo zero’ e ‘con investimento iniziale’) porta ad una riduzione dei consumi coerente con il 15% del Regolamento UE, pari quindi almeno a 8,2 miliardi di SMC di gas naturale“, si legge nel Piano.

Il primo rigassificatore galleggiante entro i primi mesi del 2023

“L’obiettivo del Governo è quello di arrivare ad avere in esercizio al più presto, entro i primi mesi del 2023, il primo rigassificatore galleggiante e, successivamente e comunque entro il 2024, anche il secondo impianto. “Ciò – si sottolinea – è fondamentale soprattutto per poter affrontare l’inverno 2023-2024, considerato che con molta probabilità gli stoccaggi saranno pienamente utilizzati nella stagione invernale 2022-2023 e dunque occorrerà ricostituire adeguatamente le riserve”.

(foto di Pixabay)


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