L’Ufficio Studi di Confcommercio mette in evidenza che guerra , tensioni sulle materie prime, inflazione e stretta monetaria si traducono in “una progressiva riduzione del Pil in termini congiunturali e a luglio si stima un calo dello 0,6% su giugno e una crescita nulla nel confronto annuale”.
Lo afferma l’ufficio studi di Confcommercio sottolinea il preoccupante clima di incertezza’ legato a molti fattori sostiene che “Non agevola le propensioni al consumo e all’investimento la crisi politica che stiamo vivendo nel momento in cui redigiamo questa nota“.
- (Foto Agenzia DiRE)