Esodo da Gaza City, migliaia di persone in marcia

Pressing degli Usa per la tregua a Gaza, c’è ottimismo

Serpeggia un forte ottimismo intorno al possibile accordo di tregua a Gaza tra Israele e Hamas. L’aria sembra essere cambiata, soprattutto grazie alla concretezza della proposta avanzata dagli Stati Uniti, in grande pressing per il raggiungimento di questo accordo. Ottimismo riportato anche dai media israeliani e arabi, specialmente dopo l’ultimo colloquio al Cairo tra i negoziatori.

Secondo fonti egiziane si starebbe lavorando a sei settimane di stop in cambio del rilascio di 40 ostaggi, con un parziale ritorno di sfollati palestinesi nella parte nord della Striscia. A ridimensionare il grande ottimismo espresso da Qatar ed Egitto ci ha pensato però proprio Israele: “Ancora non la vediamo all’orizzonte, la distanza tra le parti resta grande“. Nulla di diverso rispetto a quanto accaduto anche in passato, ma le ragioni di chi pensa ad un accordo vicino sono concrete.

Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana ha fatto sapere che la proposta per il rilascio degli ostaggi è stata consegnata ad Hamas. “Ora aspettiamo la loro risposta e ci potrebbe volere un po’ di tempo”, ha riferito John Kirby. Da Hamas, invece, trapela un attenzione particolare alla proposta statunitense, con il gruppo palestinese che in queste ora sta studiando l’accordo.

Oltre alla tregua di sei settimane, nel documento si prevede anche la liberazione di donne e bambini israeliani in ostaggio in cambio di un massimo di 900 prigionieri palestinesi. Inizialmente, infine, tornerebbero i civili palestinesi sfollati nel nord della Striscia e sarebbero consegnati 400-500 camion di aiuti alimentari al giorno alla popolazione.

(Screenshot TV)

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