Le prospettive della nautica tra economia, salute, ambiente e futuro

La pandemia ha riscritto le logiche della nautica generando nuove prospettive per il settore. L’emergenza sanitaria è un evento storico epocale, e come tale può essere vissuto come una minaccia o come un’opportunità. In questa fase storica, la nautica ha mostrato una straordinaria capacità di interpretare il ritorno ad un rapporto costruttivo tra uomo ed ambiente, ad una socialità consapevole dei valori sostenibili, ad un ruolo di ricerca ed innovazione in grado di trainare l’intera comunità marittima internazionale. Pur nella tragedia della pandemia, il divertimento resta un’esigenza umana fondamentale e la nautica può giocare un ruolo importante, purché si possa continuare a divertirsi in sicurezza e in armonia con l’ambiente, anche nelle nuove situazioni che caratterizzeranno il new-normal, la nuova normalità che seguirà alla fase acuta della crisi.

Comprendere le opportunità e le nuove dinamiche della nautica diviene essenziale. In un recente webinar promosso dall’Associazione Italiana di Tecnica Navale (ATENA) di La Spezia, le industrie e la filiera della cantieristica nautica si sono confrontate per comprendere come sviluppare il settore nel prossimo futuro. La finalità dell’incontro online è stata quella di riflettere con i vari protagonisti del mondo della nautica sui valori concreti che possono animare gli anni della rinascita dopo la crisi pandemica. Tecnologia ed innovazione, Economia ed Occupazione, Socialità e Sostenibilità, temi cari all’industria ed al mercato della nautica sono stati gli argomenti di riflessione dell’importante momento di incontro online.

Alle presentazioni è seguito un dibattito, centrato sui rischi e sulle opportunità che questa situazione genera nelle zone dove più significativa è la presenza della nautica. Dinamiche e opportunità che rafforzano anche la portata dell’evento “Seafuture” che ha ottenuto, come ogni anno, il riconoscimento di “European Maritime Day in My Country”, dalla DG Mare della Commissione Europea. Con questa sinergia, si conferma l’obiettivo di perseguire uno sviluppo sostenibile della Blue Economy dove il mare rappresenti un patrimonio da preservare per la tutela dell’ecosistema e per la competitività dei molteplici settori economici che da esso dipendono. Al dibattito online hanno partecipato Laurence Martin, Segretario Generale della Federazione del Mare, Lorenzo Pollicardo, Ingegnere, Direttore Tecnico e Ambientale dell’Associazione Mondiale dei Costruttori di grandi yachts “SYBAss”, Alessandro Bertirotti, Antropologo e docente di Psicologia per il Design dell’Università degli Studi di Genova e Paolo Bertetti, ingegnere, Vice President R&D del cantiere Sanlorenzo nonché Vicepresidente di Confindustria La Spezia.

L’evento online è stato occasione anche per celebrare il nuovo riconoscimento per “Seafuture”, che si conferma hub del Mediterraneo per la Blue Economy e punto di incontro internazionale tra industria, ricerca e istituzioni, favorendo lo sviluppo e la competitività del sistema Paese. Seafuture si adatta agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) stabiliti nell’agenda delle Nazioni Unite per le persone, il pianeta e la prosperità che guarda al 2030 e si adatta alla politica marittima integrata della Commissione europea. Durante i lavori online è emerso che con il ritorno ad una nuova dinamicità economica, il turismo nautico può essere un alleato delle altre catene produttive dei territori nel ruolo di grande generatore economico.

 

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