Ucraina il punto

Ucraina (10 maggio ore 10:30) – Il punto sulla guerra

Nella narrazione della guerra prende sempre più piede il ruolo degli USA. Biden ha dato del “calcolatore” al Putin, gli USA cercano di capire cosa stia per avvenire. Ma le preoccupazioni non sono solo del Presidente USA. Numerose le cancellerie nel mondo, occidentali e asiatiche, che attendono di capire anche dopo la Giornata di ieri e l’attacco di Mosca all’Occidente nell’intervento del Presidente Putin.

Aiuti militari da USA, cessate il fuoco da UE

Biden intanto attende e spinge per l’approvazione di un nuovo pacchetto di aiuti. Aiuti definiti “urgenti”. “Non possiamo permetterci che le forniture si fermino per il Congresso. Abbiamo dieci giorni prima di raggiungere una scadenza critica”, spiega Biden. Da qui si parte per l’incontro di oggi a Washington con Mario Draghi. Da Draghi ci si attende un rilancio dello stretto coordinamento a sostegno dell’Ucraina e la promozione di un immediate cessate il fuoco. “Dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina – ha detto ieri Draghi – e dobbiamo andare avanti con il sesto pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia. Allo stesso tempo dobbiamo fare ogni sforzo per aiutare a raggiungere quanto prima il cessate il fuoco e per dare il nuovo slancio ai negoziati di pace. Il nostro impegno e la nostra unità sono essenziali”. Il progetto europeo così si sta sempre più differenziando da quello americano, starà a Draghi trovare una sintesi e farla accettare al Presidente degli Stati Uniti.

Altro protagonista resta Emmanuel Macron. D’intesa con il Cancelliere tedesco Scholz, la chiarezza che la strada non sarà l’umiliazione dell’esercito russo ma il territorio: la Crimea. Lo stesso Zelensky ha fatto intendere una certa apertura all’idea di “russificazione” di quello specifico territorio. Secondo atto: mitigare l’allargamento ad Est di UE e NATO. Proprio Macron ha proposto una Comunità politica europea per la cooperazione politica, la sicurezza, la cooperazione energetica“, senza però fare parte dell’Unione o della Nato. Una sorta di anticamera dell’UE?

Tornando in Ucraina, la notizia sono i bombardamenti di OdessaAttacchi russi si sono succeduti e hanno causa un morto e 5 feriti. Ma resta il nodo dell’Azovstal di Mariupol. Secondo Pavlo Kyrylenko, Capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk: “Ci sono sicuramente più di un centinaio di civili rimasti su Azovstal”. A Mariupol invece ci sono ancora fino a 100mila residenti.

Fra gli obiettivi distrutti dai russi c’è anche il Monastero di San Giorgio della santa dormizione di Svyatogorsk, nell’Ucraina orientale. L’eremo, appartenente al Patriarcato di Mosca, sorge sulla sponda destra del fiume Severskij Donec, affluente del Don, risale al 1500.

Il Premio Pulitzer di quest’anno ha un board speciale per i giornalisti ucraini. Si tratta di una “menzione speciale ai giornalisti ucraini per il loro coraggio, perseveranza e impegno nel fornire resoconti veritieri durante la spietata invasione del loro Paese da parte di Vladimir Putin e la sua guerra di propaganda in Russia”. Ad annunciarlo l’amministratore del prestigioso riconoscimento Marjorie Miller.

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