Ucraina il punto

Ucraina (27 aprile ore 8:30) – Il punto sulla guerra

Una buona notizia  apre la cronaca del giorno 63 di guerra. L’accordo per l’apertura del corridoio umanitario da Mariupol, infatti, è passato. È avvenuto  a seguito del colloquio con il Segretario Generale dell’ONU Guterres di ieri. Il Presidente Putin ha accettato la partecipazione dell’ONU e della Croce Rossa all’evacuazione dei civili intrappolati dallo scorso febbraio nell’acciaieria di Azovstal. Su quel fronte, come anche a ribadito Putin, il combattimento è sospeso.

Di tutt’altra natura è lo stato del conflitto nell’area del Donbass. Scambi di artiglieria pesante stanno interessando la linea di confine tra i villaggi russi e quelli ucraini. A Donetsk e a Lugansk, secondo quanto riportano le informazioni di matrice ucraina, sono stati respinti diversi attacchi russi. Tredici carri armati sono stati distrutti nelle ultime ore. Il comando russo, da parte sua, ha dichiarato di aver colpito l’Ucraina con missili e artiglieria durante la notte. Sono 560, almeno, i combattenti ucraini che avrebbero perso la vita, dozzine i veicoli corazzati distrutti, come anche altre attrezzature militari. Kiev parla di una decina di vittime solo a Donetsk.

Bombardamenti anche nella Russia Occidentale, nella regione di Belgorod. Un deposito di munizioni è in fiamme vicino al villaggio di Staraya Nelidovka. Ne scrive il Governatore della regione, Vyacheslav Gladkov sul suo canale Telegram, secondo quanto riportato dalla TASS. “Ho appena contattato il Capo dell’insediamento rurale di Golovinsky, Denis Zolotukhin. Secondo le informazioni preliminari, un deposito di munizioni è in fiamme vicino al villaggio di Staraya Nelidovka”, ha scritto. Ha poi affermato che non sono stati segnalati danni a edifici residenziali o vittime civili.  I bombardamenti ucraini hanno infatti colpito anche villaggi e case.

Zelensky: “nessuno al mondo può sentirei sicuro”

Zelensky parla nel suo consueto videomessaggio e sferra un nuovo attacco. “Se la Russia ha dimenticato cosa è successo a Chernobyl, significa che c’è bisogno di un controllo globale sulle sue dotazioni e sulla sua tecnologia nucleare”. Poi prosegue: “Dopo quello che hanno fatto le truppe russe a Chernobyl e Zaporizhzhia, nessuno al mondo può sentirsi sicuro sapendo quanti impianti, tecnologie e armi nucleari ha la Russia”, ha aggiunto. Zelensky ha poi denunciato che la Russia ieri, giorno dell’anniversario del disastro di Chernobyl, avrebbe lanciato tre missili su tre siti nucleari ucraini. Si tratta di Zaporizhia, Khmelnytsky e le centrali nucleari dell’Ucraina meridionale.

Intanto, cresce l’attesa per la tappa a Kiev del Segretario Generale dell’ONU Guterres. Si aprirà con un carico critico altissimo: più volte il Presidente ucraino, e non solo, hanno aspramente criticato la scelte dell’ONU di aver dato precedenza alla controparte russa.


 

 

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