Putin minaccia nucleare per il mondo. Le reazioni in UE

Gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche ucraine sono più che semplice terrorismo contro i civili rappresentano una decisione deliberata del regime di Putin di minacciare il mondo con una catastrofe nucleare“.

Lo ha affermato Andriy Yermak, capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, su Telegram. ”Quattro reattori delle centrali nucleari ucraine sono stati scollegati dalla rete durante un attacco russo lunedì, come riferisce l’Aiea. La Russia rappresenta una minaccia nucleare” –  ha sottolineato su ‘X’ Yermak.

Replica dell’UE

Oggi i riflettori sono accesi sulle dichiarazioni a Bruxelles dell’l’Alto rappresentante per la Politica estera dell’UE, Josep Borrell, nel corso di un door step congiunto con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. “Dobbiamo rimuovere le restrizioni sull’utilizzo delle armi contro obiettivi militari russi” – ha detto Borrell.

Le armi che abbiamo dato all’Ucraina devono essere pienamente utilizzabili e le restrizioni devono essere rimosse per permettere agli ucraini di prendere di mira i luoghi da cui partono gli attacchi russi. Altrimenti le armi sono inutili” – ha dichiarato Borrell prima della riunione informale dei ministri degli Esteri UE.

“Se ci verrà fornita una quantità sufficiente di missili e ci sarà consentito di colpire – ha sottolineato Kuleba – diminuiremo significativamente la capacità russa di danneggiare le nostre infrastrutture critiche e miglioreremo la situazione per le nostre forze sul campo”. “Abbiamo dimostrato che possiamo sconfiggere la Russia”, ha aggiunto, ribadendo la necessità che alle forze ucraine sia permesso di “colpire obiettivi militari legittimi in profondità in Russia”.

La posizione di Italia e Ungheria

Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha detto che – “ogni Paese è libero di decidere come è giusto utilizzare le armi inviate all’Ucraina. Noi abbiamo inviato soprattutto armi difensive: adesso stiamo per inviare la nuova batteria Samp-T che è difensiva e non può essere utilizzata in territorio russo. Ribadiamo che noi non siamo in guerra con la Russia, la NATO non è in guerra con la Russia quindi per l’Italia rimane la posizione di utilizzare le nostre armi all’interno del territorio ucraino“.

Il Ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, in un post su Facebook ha parlato di proposte folli sulle crisi in Ucraina e Medio Oriente avanzate da Borrell. Secondo Szijjarto – “la corsa pericolosa di Borrell va fermata. Non vogliamo più armi in Ucraina, non vogliamo più morti, non vogliamo l’escalation della guerra, non vogliamo che la crisi in Medio Oriente si diffonda. Rappresentiamo ancora la posizione del buon senso e della pace” – ha affermato il Capo della diplomazia ungherese.

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