Una domanda posta a un campione di persone prescelte per un sondaggio è stata: qual è l’oggetto che si perde di più indipendentemente dal luogo?
Al primo posto del podio troviamo un gran classico: il mazzo di chiavi, che sbaraglia la concorrenza prendendo il primo posto sia come oggetto più perso fuori casa (25%), che dentro casa (19,2%),
Segue il gioiello che guadagna il secondo posto fra ciò che si perde di più fuori casa (24,8%) e fra ciò che svanisce fra le mura domestiche pari al 10,9% che sale al 15% nelle donne e nella generazione Z, ma è anche in prima posizione fra le sparizioni di cose durante le vacanze (7,2%).
Se il documento d’identità, il portafortuna e il portafoglio seguono nella classifica generale, il terzo oggetto che più tende a svanire negli ambienti domestici è lo smartphone (10,1%) e a perderlo sono soprattutto i giovani delle GenZ (18,3%).
Ma se la memoria fa brutti scherzi, il cuore batte forte per chi si ama e si vuole tenere anche simbolicamente vicino, infatti gli italiani si dimostrano particolarmente attenti alla fede nuziale: il 91,5% dei rispondenti dichiara di non averla mai persa.
Non trovare un oggetto genera dispiacere e questo accade in particolare quando si tratta di ricordi di famiglia (8,7%), unici e insostituibili e di fotografie (6,5%), soprattutto per le donne.
Siamo un popolo romantico? Sì, se pensiamo che perdere un braccialetto fa un pochino più male rispetto a non trovare una somma importante di contanti (6,4% vs 3,5%), no, se pensiamo che perdere il portafoglio desta più malumore rispetto alla scomparsa della fede nuziale (6,1% vs 3,3%).
Da un punto di vista anagrafico, la GenZ si dispera di più quando non trova lo smartphone, mentre alle generazioni più adulte dispiace aver perso ricordi di famiglia, fotografie o chiavi.