Rafah: molte vittime in attacco vicino a HQ Onu

Molte vittime in un attacco israeliano vicino al quartier generale ONU a Rafah. Lo ha reso noto la Mezzaluna Rossa palestinese su X.

L’Ufficio Stampa del Governo di Hamas a Gaza afferma che sono oltre 30 i morti a seguito del bombardamento israeliano di un campo profughi a nordovest di Rafah.

Gli equipaggi delle ambulanze della Mezzaluna Rossa palestinese – si legge – stanno trasportando un gran numero di vittime e feriti in seguito al fatto che l’occupazione ha preso di mira le tende degli sfollati vicino al quartier generale delle Nazioni Unite a nord-ovest di Rafah“. 

Un altro attacco aereo israeliano nella città di Jabalya, nel nord di Gaza, ha ucciso almeno quattro persone, ha riferito la CNN. Altre quattro persone sono rimaste ferite e molti sono ancora dispersi dopo che l’attacco ha colpito un edificio residenziale nel quartiere di Al-Nazla.

Sono quasi 36mila i palestinesi che hanno perso la vita nella Striscia di Gaza nei raid lanciati da Israele dopo l’attacco subito da Hamas lo scorso 7 ottobre, ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza City.

Sul fronte dei negoziati in corso per la liberazione degli ostaggi, l’ufficio di Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che il Primo Ministro  israeliano si oppone alle richieste avanzate da Yahya Sinwar, leader di Hamas.

Mentre Netanyahu “ha ripetutamente dato alla squadra negoziale un ampio mandato per liberare i nostri ostaggi, Sinwar continua a chiedere la fine della guerra, il ritiro dell’Idf dalla Striscia di Gaza e il mantenimento di Hamas intatto, in modo che possa portare avanti le atrocità del 7 ottobre, ancora.

Il Primo Ministro  Netanyahu si oppone fermamente a questo. “I briefing della squadra negoziale non fanno altro che rafforzare la posizione di Hamas, danneggiare le famiglie e ritardare il rilascio dei nostri ostaggi”.

La comunicazione dell’ufficio di Netanyahu arriva dopo la notizia che riprenderanno martedì al Cairo i negoziati per cercare di giungere a una tregua tra Israele e Hamas che permetta il rilascio degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza e la consegna di maggiori aiuti per la popolazione palestinese, secondo quanto dichiarato alla CNN da un funzionario egiziano vicino ai negoziati.

Una fonte israeliana lo ha confermato alla CNN, a condizione di anonimato, che i negoziati riprenderanno a breve, ma senza specificare il luogo né il giorno.

 

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