Nuove misure in vista per il sostegno alla genitorialità. La proposta di legge è stata depositata alla Camera da Tommaso Foti, Capogruppo a Montecitorio per Fratelli d’Italia (Fdi).
Accanto all’Assegno unico, arrivà il Reddito d’infanzia. Si tratta anche qui di un assegno mensile del valore di 400 euro che i genitori riceverebbero per i primi 6 anni di vita del figlio. L’importo aumenta in alcune circostanze particolari dai nuclei monogenitoriali alla presenza di figli con disabilità. Spetta alle coppie con un reddito fino a 90mila euro.
Altra misura è l’Assegno di gioventù: 250 euro per ogni figlio tra i 7 e i 25 anni di età. Requisito fondamentale: che i figli continuino gli studi.
Sempre in area genitori figli, cambiamenti per gli asili nido con “un adeguamento dei posti disponibili” nelle strutture comunali, “il prolungamento degli orari di servizio”, “l’apertura anche nei mesi estivi, a supporto di tutti i genitori che lavorano” e “la promozione di asili nido familiari sul modello tedesco della tagesmutter”.
Ancora, agevolazioni fiscali per le famiglie con figli a carico. Per assicurare un “prelievo più equo e progressivo”, tutelando le famiglie con più figli, si dovrebbe passare al quoziente familiare.
Inoltre, aumento del numero di giorni riconosciuti per il congedo di maternità (oggi è di 5 mesi) e per il congedo parentale, in prosecuzione alla legge di Bilancio 2023. In particolare per quest’ultimo è stato previsto un mese retribuito all’80% anziché al 30%.
Infine, detrazione fisacle per le spese che i neogenitori, entro 24 mesi successivi alla data del parto, sostengono per “consulenza psicologica e di psicoterapia individuale o di coppia”.
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