RepowerEU: l’indipendenza dal gas russo ‘secondo’ Ursula von der Leyen

I 27 leader dell’UE in sinergia per rendere il Continente autonomo dal gas russo. Lo faranno – lo faremo – con RepowerEUSi tratta di una piattaforma per l’acquisto congiunto di gas, GPL e idrogeno. Il sistema funziona attraverso un appalto congiunto e quindi un approccio comune ai Paesi fornitori. Il nodo approvvigionamento energetico, gas russo incluso, passa insomma alla dimensione pluri e transnazionale.

Il piano è stato presentato dalla Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen. “In questo modo – spiega la Presidente -, possiamo proteggere le importazioni di energia di cui abbiamo bisogno senza concorrenza tra i nostri Stati membri“.

Risparmio energetico, importazioni diversificate, transizione a energia pulita

La formula di von der Leyen e dell’Europa poggia su tre pilastri, tre azioni da mettere subito in pratica. “Dal lato della domanda, il risparmio energetico. Dal lato dell’offerta, diversificando le nostre importazioni di energia dai combustibili fossili e accelerando la transizione verso l’energia pulita”,  spiega ancora von der Leyen. E aggiunge che per farlo “saranno mobilitati quasi 300 miliardi di euro. Circa 72 miliardi di euro di sovvenzioni e 225 miliardi di euro di prestiti”.

Pronuncia poi i numeri e gli obiettivi in fatto di risparmio energetico. Aumenteremo l’obiettivo di efficienza energetica dell’UE per il 2030 dal 9% a 13%. E stiamo aumentando l’obiettivo 2030 per l’energia rinnovabile dell’UE dal 40% al 45%”, spiega.

Quanto alla transizione parla di ovviamente di accelerare “con una serie di azioni per aumentare e accelerare la transizione verso l’energia pulita”. Spiega continuando: “Ad esempio, proponiamo di accelerare le procedure autorizzative per le energie rinnovabili e le relative infrastrutture come le reti. Proponiamo un obbligo di copertura solare per gli edifici commerciali e pubblici entro il 2025 e per i nuovi edifici residenziali entro il 2029. Questo è ambizioso ma realistico. Sappiamo che quando l’Europa agisce insieme, ha più influenza”, conclude.


 

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