Procede la revisione del processo per la Strage di Erba, caso dell’11 dicembre 2006. Olindo Romano ha scritto, intanto, al giornalista Marco Oliva. La lettera è stata letta in diretta a Mattino Cinque News, qualche settimana fa.
I legali lo descrivono come spaesato ma ottimista rispetto all’udienza del primo marzo prossimo in cui presenzieranno entrambi. “Ora vogliamo l’assoluzione, non ci fermiamo, andiamo dritti verso l’obbiettivo” riferisce l’avvocato e tutore Diego Soddu all’Adnkronos.
“Sono più fiducioso nella giustizia, incrociamo le dita”, scrive Olindo Romano nella missiva indirizzata alla redazione Mediaset. “In carcere è cambiata anche l’atmosfera – prosegue – tutti mi esprimono sostegno e solidarietà e mi incoraggiano a non mollare”. E ancora: “Ho cambiato lavoro, non faccio più il cuoco in cucina ma mi occupo dei lavori da imbianchino. Spero di uscire dal carcere prima o poi e di avere un futuro con Rosa”.
L’udienza del primo marzo servirà per discutere se approfondire e come alcuni temi centrali nel processo. Da lì tre strade: assoluzione, condanna o inammissibilità.
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