Raggiunto l’accordo sul salario minimo nell’UE. C’è intesa fra Consiglio europeo e Parlamento europeo. Nella notte hanno trovato la quadra politica preliminare sulla bozza di direttiva su salari minimi, adeguati nei 27 Paesi.
Contro concorrenza sleale, dumping sociale e più di 300 contratti pirata
Si tratta di “un accordo storico” annuncia l’Eurodeputata del M5S Daniela Rondinelli. Poi spiega: “Per la prima volta l’Unione Europea fissa dei criteri per salari minimi adeguati ed equi e per contrastare la concorrenza sleale e il dumping sociale”. “Questa direttiva – sostiene Rondinelli – rappresenta una rivoluzione copernicana per il mercato del lavoro italiano macchiato da oltre 300 contratti pirata che hanno alimentato il vergognoso fenomeno dei lavoratori-poveri: oltre 3 milioni di cittadini sottopagati che non hanno diritto a una retribuzione equa e quindi a un tenore di vita dignitoso”.
I risultati attesi sono tanti, nel segno del contrasto alla povertà. “Questa direttiva – continua Rondinelli – porterà inoltre a una convergenza verso l’alto dei salari di tutti i lavoratori e metterà fine alla piaga degli stage e tirocini gratuiti“. “Non applicarla, come vorrebbe qualche esponente di centrodestra, significherebbe esporre il nostro Paese alle sanzioni europee e a un pericoloso conflitto con la Corte di Giustizia europea. La strada è tracciata, contro l’emergenza sociale rappresentata dai salari da fame si risponde recependo alla lettera e a tempo di record la direttiva europea sui salari minimi”, conclude l’Eurodeputata.