Secondo quanto accaduto durante la serata finale del Premio Strega 2023, il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha ammesso di non aver letto i libri che aveva votato in qualità di giurato.
In uno scambio con Geppi Cucciari, il Ministro ha dichiarato che le storie raccontate dai romanzi finalisti lo avevano fatto riflettere, e che avrebbe provato a leggerli in seguito. La reazione sorpresa della Cucciari ha portato a una retromarcia da parte del Ministro, che ha cercato di correggersi affermando di aver letto i libri visto che si trova in giuria.
Geppi Cucciari, con una battuta, ha evidenziato l’importanza di andare oltre la copertina e leggere effettivamente i libri per giudicarli.
At the Premio Strega, Italy’s most important literary prize, Minister of Culture Gennaro Sangiuliano implied that he had not read the finalist books (despite having voted), causing the presenter no little embarrassment.
— Crazy Ass Moments in Italian Politics 🇮🇹 (@CrazyItalianPol) July 7, 2023
July 6, 2023 pic.twitter.com/NFaqcFcou2
La reazione di Matteo Renzi su Twitter ha ulteriormente alimentato la discussione. Renzi ha commentato l’episodio sottolineando che il Ministro Sangiuliano ha scelto di cancellare la #18App, un’iniziativa che forniva una carta per i consumi culturali ai giovani diciottenni. Ha quindi invitato il Ministro a restituire ai giovani la carta per i consumi culturali e ha ribadito l’importanza della lettura.
Ho capito perché il Ministro Sangiuliano ha scelto di cancellare la #18App: lui i libri non li legge. Li scrive, li giudica ma non li legge. Ieri al Premio Strega è accaduta questa scena. Ministro, fatti perdonare: restituisci ai diciottenni la Card per i consumi culturali.… pic.twitter.com/34VelVA9Hf
— Matteo Renzi (@matteorenzi) July 7, 2023