Sanità: in Aula Schlein contro “la regina dell’austerità”

L’ultimo atto del question time di oggi è stato un duello in tre atti fra Meloni e Schlein. Un confronto che in tanti attendono e su cui è già partita la macchina della narrazione della politica che si sostituisce alla politica stessa: uno contro l’altro, come su un ring, e addio al res pubblica.

I numeri e il “piano straordinario”

Parte, Schlein, dai numeri. Numeri che di certo non fanno stare tranquilli (di ammalarsi). Quarantacinque giorni per una Tac urgente, mancanza di 30mila medici e di 70mila infermieri, 21mila medici fuggiti all’estero e verso il privato. “Come pensate di abbattere le liste d’attesa, chiedendo loro (ndr: chi rimane in corsia) di lavorare ancora di più o di tappare i buchi assumendo precari o gettonisti che lavorano a ore? L’unico modo è sbloccare il tetto alle assunzioni” e cita la necessità, quando non l’urgenza, di attivare un “piano straordinario”.

La Segretaria Schlein si inchina e la Premier Meloni accetta subito il balletto dello scarica barili, solita routine in Aula, come già nel precedente duetto Conte Meloni. “Ci troviamo a fare i conti con una questione che si è stratificata in ben 14 anni” inizia la Meloni. Ma assicura di essere già a lavoro. Come? “Riconoscendo maggiore indennità, prestazioni aggiuntive, benefici pensionistici ai lavoratori del comparto e a chi lavora in Pronto Soccorso”, dice.

Schlein: “i tre miliardi in più non bastano”

Replica Schlein e dopo l’affondo ‘personalistico’ nel solito balletto dello scaricabarili, appunto, pare andare alla questione: “Avete toccato solo un tetto di spesa per aumentare la Sanità privata e avete lasciato intatto ad ora quello del personale”. E ancora: “Lo sblocco delle assunzioni lo chiedono 4 Regioni di diverso colore politico. Servono più risorse: i tanto sbandierati 3 miliardi in più non bastano nemmeno per fare i rinnovi dei contratti nè per stare al passo con i costi rialzati dall’inflazione”. Poi, immancabile, il riferimento al ddl relativo all’Autonomia differenziata “che – tuona Schlein – spacca il Paese creando pazienti di serie A e di serie B”. Infine chiude: “La sua idea di SAnità è quella in cui chi è ricco pul saltare la lista d’attesa andando dal rppivato e chi è povero rinncia a curarsi come hanno fatto 4milioni di italiani. Non esiste nessuna DEstra sociale, questa è una destra letale”. 

E la promessa di fare opposizione a questi tremendi tagli alla Sanità che assicura Schlein stanno facendo della Presidente Meloni “la regina dell’austerità”.

Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it