Un Sanremo 2024 con la cassa dritta, che si candida ad un’altissima rotazione radiofonica. La prima impressione è che molti dei brani scelti, nonostante 15 artisti su 30 siano all’esordio in gara, siano potenziali hit radiofoniche. Diversi brani rimangono in testa con i loro ritornelli al primo ascolto, dai The Kolors ad Annalisa, da Mahmood ad Emma, che rispolvera anche sonorità anni ’80, ad Angelina Mango, che ci fa ballare a ritmo di cumbia.
Rimane impresso subito (e molte donne di mezza età ci si identificheranno facilmente) anche ‘Pazza’ di Loredana Bertè. L’empowerment femminile lo ritroviamo anche nel brano neofemminista di Fiorella Mannoia ‘Mariposa’ Sorprendenti Ricchi e Poveri, in ‘Ma non tutta la vita’, propongono un elettropop che inizia con un autocitazione: “Che confusione”.
Amore? Si, ma tormentato!
L’amore felice ma soprattutto quello tormentato la fanno ancora da padroni, anche in chiavi musicali molto diverse, dallo struggentissimo brano di Irama ‘Tu no’ al disperato ‘Il cielo non ci vuole’ di Fred De Palma, da Sangiovanni che dedica la sua ‘Finiscimi’ alla ex fidanzata Giulia Stabile, ballerina di amici, a ‘Pazzo di te’ di Renga e Nek. Anche l’ispirata ballata di Diodato ‘Ti muovi’ sembra rivolgersi ad un amore al tramonto. Parla d’amore anche ‘Click Boom!’ di Rose Villain. Così come ‘L’amore in bocca’ dei Santi Francesi, anche La Sad parla di un amore ‘Autodistruttivo’ dove si sente la firma di Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, mentre un Gazzelle innamorato propone in ‘Sinceramente’, una sorta di serenata di Roma Nord. E se Il Volo sembra virare su un pop più fresco, Negramaro in purezza con ‘Ricominciamo tutto’.
Poi, la fragilità, da Mr Rain con ‘Due altalene’ a Il Tre che porta al festival un brano pieno di speranza intitolato proprio ‘Fragile’. Con Big Mama poi fa irruzione all’Ariston a ritmo di hip hop la riscossa sul bullismo di un’artista che ha affrontato tanta sofferenza e ha trovato la forza di reagire e che oggi non ha più paura di mostrarsi così com’è.
Un po’ di spazio per la politica nel brano ‘Casa Mia’ di Ghali, che potrebbe scatenare qualche polemica perché immagina il suo mondo visto da un Alieno ed ha un passaggio contro la guerra. Fa capolino anche nel brano di Dargen D’Amico, dove l’Onda Alta del titolo è quella che affrontano i migranti nel Mediterraneo.
Superospiti: Russel Crowe, Giovanni Allevi, Roberto Bolle
Alla fine almeno un super ospite internazionale a Sanremo 2024 ci sarà: Russel Crowe. E anche un paio di superospiti nostrani che si aggiungono ai già annunciati Giovanni Allevi e Roberto Bolle: Eros Ramazzotti e Gigliola Cinquetti, rispettivamente per celebrare i 40 anni di ‘Terra Promessa’, nella serata del venerdì, e i 60 anni di ‘Non ho l’età’, nella finale di sabato. Le celebrazioni riguarderanno il mercoledì anche Giorgia, coconduttrice della serata, e i 30 anni di ‘E poi’.
E un omaggio a Toto Cutugno per il quale Amadeus ha lanciato “un invito ufficiale” ad Adriano Celentano: “Sarebbe un sogno averlo”. Il direttore artistico non esclude poi che un brano di Cutugno, forse l’iconico ‘L’Italiano’, possa essere scelto da qualche artista in gara nella serata della cover, dove sarà obbligatorio avere un ospite e dove si potranno portare brani di ogni epoca, “fino a quelli usciti il 31 dicembre 2023”.
Quanto a Russell Crowe, Amadeus sottolinea che il premio Oscar verrà “praticamente gratis, a spese sue, per il piacere di esserci: partirà dall’Australia il 6 febbraio, arriverà il 7 e sarà ospite del festival l’8 febbraio”, spiega Amadeus al termine della lunga sessione di ascolto in anteprima per la stampa dei 30 brani in gara.