Uno spot di 30’ secondi sta scatenando la polemica indignazione di una parte della “politica” e nel caso specifico della Lega..
Trenta secondi di una storia d’amore omosessuale sui quali infuria già una violenta polemica. “Questo spot rientra nello schema della normalizzazione a tutti i costi delle relazioni omosessuali – afferma all’Adnkronos il Senatore della Lega Simone Pillon – Se a noi adulti lascia indifferenti, è invece un potente strumento di indottrinamento per i ragazzini“.
“Tutto questo ossessivo lasciare messaggi in questi termini porta ad una sorta di propaganda sapientemente orchestrata che ha la finalità di portare avanti quello che è un vero e proprio contagio sociale – aggiunge – Le conseguenze sono quelle che vediamo con l’aumento della disforia di genere, la confusione di orientamento sessuale nei ragazzini e a farne le spese sono loro. Se andiamo avanti cosi dovremo mettere l’avviso ‘questo spot nuoce gravemente all’orientamento sessuale dei giovani”.
Sanremo e’ seguito dai giovani – ribadisce il senatore leghista– sono anni che fanno un indottrinamento, è diventato un festival lgbtq. Che si continui così lo trovo veramente stucchevole”.
“Cio’ che nuoce gravemente alla salute dei giovani non è la normalizzazione dell’omosessualità che da loro è già stata sdoganata, ma la mancanza di programmi di educazione all’affettività e al consenso nelle scuole. Sono proprio i giovani a chiederci di essere informati, consapevoli e quindi tutelati dalla violenza che nasce dal pregiudizio. E a loro che dobbiamo dare risposte serie e credibili, invece di riproporre la solita la caccia alle streghe” – aggiunge la Presidente dell’Arcigay.