Scanzi: “La vaccinazione era regolare”. Ma c’è qualcosa che sfugge

Si chiamano i “furbetti” del vaccino coloro che ricevono una dose senza averne il diritto, scavalcando altri che con pazienza lo attendono. Nella rete degli accusati è finito il giornalista Andrea Scanzi, che attraverso una diretta sui social, ha spiegato le sue motivazioni, ma soprattutto, ha dichiarato che la sua vaccinazione è stata “regolare”.

In queste ore sul web si è acceso il dibattito in merito alla questione e Scanzi in poco tempo, è passato da eroe del nostro Paese, “ma gli eroi sono ben altri” agli insulti diretti pieni di cattiveria: “speriamo ti prenda un trombo“. Cosa ha fato scattare nelle persone tanto odio?

Andiamo per gradi e ripartiamo dal tanto parlato, quanto onestamente temuto, vaccino Astrazeneca. Prima che l’Ema desse nuovamente il via per tornare a somministrare il vaccino, la preoccupazione oltre a quella ovvia del panico generale della popolazione e il rallentamento del piano vaccinale, era lo spreco delle migliaia di dosi. Il gesto di Scanzi è stato quello di avvisare il proprio medico, che lui – il giornalista – sarebbe stato disposto a prendere la dose che altrimenti sarebbe stata buttata.

“In un paese normale dovrebbero ringraziarmi per quello che ho fatto” commenta Andrea Scanzi.  “La vaccinazione era lecita, autorizzata, legale sotto tutti i punti di vista. La rifarei ora, domani, sempre. Larga parte degli italiani avrebbe dovuto ringraziarmi perché mi sono vaccinato in un momento storico in cui nessuno avrebbe voluto fare il vaccino AstraZeneca. Io ho accettato proprio perché volevo dare un segnale agli italiani”.

Il vaccino 

Andrea Scanzi ha ricevuto la prima dose di vaccino dopo aver ascoltato le parole del generale Figliuolo in un programma tv, in cui mostrava la sua preoccupazione sullo spreco dei vaccini che nessuno voleva più fare perché “causava trombosi”. O almeno questo è il messaggio passato.

Ho detto che avrei accettato quel vaccino (senza rubare il posto a nessuno e solo se altrimenti fosse stato gettato) martedì a RaiTre, mercoledì su Nove, giovedì su La7. Non ho mai nascosto nulla, sono sempre stato cristallino. Ci sono le registrazioni video, ci sono i post. Venerdì, dopo tre giorni di blocco nazionale perché “Astrazeneca fa venire le trombosi”, mi hanno chiamato per dirmi che c’era una dose disponibile a fine giornata. Mi hanno ripetuto che non avrei rubato il posto a nessuno. Mi hanno ribadito (ho le chat su whatsapp) che era tutto in regola”, prosegue Scanzi.

L’intento del giornalista era quello di dare un messaggio positivo agli italiani, invitandoli a non temere nulla e di vaccinarsi per uscire il prima possibile dalla pandemia. Così come ha scritto anche in un post subito dopo il vaccino. E se inizialmente è stato incoraggiato, in un senso momento, è stato duramente attaccato. “Ho raccontato a tutti di avere fatto il vaccino perché era giusto e perché volevo dare un messaggio. Infatti l’ho dato. È servito. La stragrande maggioranza dei commenti dopo il mio gesto era, e resta, positiva. Dopo il mio post la ASL della mia zona ha finalmente messo anche online (era ora!) la lista dei “panchinari del vaccino”

“Dopo due giorni di quiete, – replica Scanzi –  ecco partire oggi la gogna. La violenza inaudita. Gli insulti, le minacce. Un livello di virulenza allucinante”.

E’ in corso un’indagine della Asl per verificare che la vaccinazione di Scanzi sia avvenuta secondo le regole e con correttezza, ma come sostiene la direttrice sanitaria Asl Toscana Sud Est, Simona Dei, dopo le dovute verifiche, ha chiuso la questione non trovando anomalie nella somministrazione : “Non possiamo sollevare dubbi preventivi sulla veridicità delle dichiarazioni di Scanzi, come su quelle di tutti gli altri ‘panchinari’, si tratta infatti di autodichiarazioni“.

Andrea Scanzi aveva infatti il diritto di essere vaccinato in qualità di “caregiver” dei genitori, ma rimane a questo punto un dubbio. Se il giornalista ha ricevuto la dose in Toscana dove vive e si occupa dei genitori “fragili”, perché la sua diretta Facebook – dove ha definito gli italiani dei poveri imbecilli – è stata fatta all’Hotel Palace di Merano?

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