Sindaco di New York ordina sgombero dei “senza tetto”

Il Sindaco  Dem di New York, Eric Adams, viene paragonato da alcuni oppositori all’ex primo cittadino repubblicano Rudy Giuliani perchè, dopo aver cacciato i senzatetto dalla metropolitana, ora ha ordinato  alla Polizia  di sgomberare tutti coloro che vivono per strada in tende o in ripari improvvisati. Gli oppositori all’Amministrazione in carica e  alcuni difensori dei diritti umani sostengono che non ci sono posti sicuri per gli homeless.

Molti di loro evitano gli ‘shelter’ preferendo dormire sotto i ponti, sui marciapiedi o, sino a poco tempo fa, nella metro e negli hub di transito.
Le persone hanno il diritto di essere preoccupate e abbiamo la responsabilità di rispondere ai loro timori, dobbiamo farlo in un modo che non riporti l’era di Giuliani, quando si risolvevano tutti i problemi arrestando gli afroamericani e criminalizzando la povertà“, ha dichiarato  sul New York Times la Consigliera  comunale Diana Ayala, una democratica del Bronx, il cui fratello ha avuto problemi di salute mentale e vagabondaggio senza fissa dimora.  Il suo riferimento va all’allora Sindaco  Giuliani che ordinò  alla Polizia di arrestare chiunque rifiutasse di andare in una struttura di accoglienza, affermando che chi era senza tetto non aveva il diritto di dormire sui marciapiedi.

Adams non si è spinto a tanto: “non stiamo cacciando le persone dai marciapiedi, hanno il diritto di dormire per strada, ma non quello di costruire delle case in miniatura“, ha spiegato il primo cittadino, un ex capitano di Polizia che si propone come “il nuovo volto del partito democratico” e citando il codice sanitario del Comune, ha ordinato la rimozione dei ripari improvvisati.

Adams ne ha già sgomberati 250, ma i controlli vanno avanti. “Non sto abbandonando nessuno, ma non credo che la dignità sia vivere in uno scatolone di cartone, senza una doccia, una toilet, questo è solo inumano“, ha osservato, ma secondo i suoi oppositori, il Sindaco non offre alternative e non fa altro che ignorare quella che è una vera e propria emergenza sociale.

 

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