Roma, 20 mar. (Adnkronos) – Aumenta l’attenzione da parte degli italiani ai costi legati ai consumi domestici. Il 94% ha modificato le proprie abitudini domestiche in relazione agli elettrodomestici, riducendo l’uso dei sistemi di riscaldamento (52%) e della lavatrice, usandola meno e solo a pieno carico (46%) e prestando allo stesso tempo maggiore attenzione ai consumi: 50% per l’energia e gas e il 38% per l’acqua. Il 62% è preoccupato dai costi di questa risorsa (e li ritiene elevati), contro l’87% in relazione a elettricità e gas. In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2023, in programma il prossimo 22 marzo, torna il progetto ‘Acqua nelle Nostre Mani’ di Finish che anche quest’anno, in collaborazione con Ipsos, ha sviluppato uno studio sullo stato dell’arte in termini di comportamenti, abitudini e consapevolezza.
La ricerca è stata condotta nel mese di gennaio 2023 su un campione rappresentativo di oltre 1.000 rispondenti. Secondo l’analisi, l’impegno dei cittadini italiani verso la tutela dell’acqua si conferma anche quest’anno in aumento, con il 77% degli intervistati che ha dichiarato, in un’ottica di sostenibilità, di provare comunque a ridurre il più possibile lo spreco d’acqua nella propria quotidianità.
Questo trend di comportamento è poi confermato dal fatto che, per la prima volta, gli italiani iniziano ad essere effettivamente coscienti della problematica di scarsità dell’acqua nel nostro paese (41%), in netto aumento rispetto al 2022 (25%). Il tutto si è poi tradotto anche in un aumento di consapevolezza rispetto alle aspettative future, con il 31% che oggi si dichiara d’accordo con le previsioni del World Resources Institute (nel 2022 era il 24%), secondo cui l’Italia entro il 2040 vivrà in una condizione di profondo stress idrico.
Nel contesto attuale, nel quale l’attenzione e la consapevolezza sul tema sono per la prima volta in crescita dal 2020, primo anno di svolgimento di questa osservazione, rimangono comunque alcuni aspetti, nel comportamento, da migliorare. A questo proposito, gli italiani si confermano tra i più spreconi in Europa, con 220 l giornalieri pro-capite contro i 165 l di media europea, a cui si aggiunge una scarsa consapevolezza: solo il 46% è infatti cosciente di questa situazione del nostro paese, con un dato in netto calo rispetto al 2022, quando si attestava al 54%. Ampliando poi l’analisi al consumo medio per famiglia, la fotografia non è sicuramente migliore: tenendo presente un’ampiezza media delle famiglie italiane di 2,3 persone per nucleo, il consumo medio giornaliero in Italia è di circa 500 litri, e questo dato è riconosciuto solo dal 4% degli italiani. Oltre il 68% è invece convinto che il consumo medio giornaliero per famiglia sia inferiore ai 100 litri.
Ma quali sono i comportamenti che gli italiani mettono in atto per provare a ridurre il proprio impatto sull’acqua e contribuire pertanto alla sua tutela? Il 68% dichiara di chiudere i rubinetti quando non necessario, il 71% di utilizzare la lavastoviglie solo a pieno carico, il 53% si impegna a fare docce più brevi, il 60% preferisce la doccia alla vasca. Il 33%, poi, ha scelto di non sciacquare più i piatti a mano prima di metterli in lavastoviglie. Un dato, questo, che pone ulteriormente in evidenza l’impegno di sensibilizzazione portato avanti da Finish negli ultimi anni e in linea con l’aumento del 3% registrato nel 2022 rispetto al 2021 e del 7% rispetto al 2020. Tutto ciò si traduce in una stima circa il numero di famiglie (oltre 1.300.000 in tre anni) che hanno scelto di adottare questo comportamento. Pertanto, con un risparmio d’acqua di 38 litri ad ogni lavaggio e calcolando la media di utilizzo della macchina in una settimana (4,56 volte), si può affermare che questo comportamento abbia determinato un risparmio complessivo di oltre 16.6 miliardi di litri d’acqua in tre anni, che corrisponde al dato di circa 6.800 piscine olimpiche.