Paracadutisti russi del 234esimo reggimento d’assalto aereo. Sarebbero loro i responsabili della strage di Bucha, occupata dalle forze armate russe per oltre un mese all’inizio della guerra. Lo rivela il New York Times, che ha condotto un’indagine su quello che il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito ”un genocidio” e ha diffuso un video che prova la responsabilità dell’unità militare russa nell’uccisione di civili in una particolare strada di Bucha, Yablunska Street. Smentendo, quindi, la posizione di Mosca che parla di ”provocazioni da parte di ucraini radicali”.
“I soldati hanno interrogato e giustiziato uomini disarmati in età da combattimento e ucciso persone che inconsapevolmente incrociavano le loro strade, che si trattasse di bambini in fuga con le loro famiglie, gente del posto che sperava di trovare generi alimentari o persone che cercavano semplicemente di tornare a casa in bicicletta”, ha riferito il New York Times.
“Quasi tutte le vittime che abbiamo identificato in Yablunska Street erano civili o prigionieri di guerra ucraini. La loro uccisione potrebbe essere perseguita dalla Corte penale internazionale e considerata crimine di guerra ai sensi del diritto internazionale umanitario“, ha scritto il giornale. “A causa della loro natura sistematica e diffusa, le uccisioni a Bucha potrebbero anche costituire crimini contro l’umanità”, ha aggiunto.
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