Via libera al processo di revisione della strage di Erba. La Corte d’Appello di Brescia ha detto sì e la prima udienza è stata fissata per l’1 marzo 2024, davanti alla seconda sezione penale. Si tornerà quindi a discutere quanto accaduto l’11 dicembre 2006, quando furono condannati in via definitiva all’ergastolo i coniugi Rosa Bazzi e Olindo Romano.
Nella corte di via Diaz, a Erba, morirono a colpi di spranga e coltello, Raffaella Castagna, il figlio di due anni, la nonna del piccolo e una vicina di casa. Il caso, da subito divenuto mediatico, è stato al centro di numerosi dibattiti in merito alla reale colpevolezza dei due condannati.
Il sì alla revisione del processo arriva dopo che ad aprile 2023 il pg di Milano Cuno Tarfusser aveva presentato una richiesta di revisione. Richiesta rafforzata anche dalle difese di Olindo Romano e Rosa Bazzi. L’udienza del primo marzo sarà di per se un unicum: si deciderà se e come approfondire determinati temi di assoluto rilievo nel processo. I possibili esiti sono tre: condanna, assoluzione o inammissibilità. La notizia odierna, a detta degli addetti ai lavori, è sorprendente, poiché contro i coniugi ci sono gli elementi che ogni pubblica accusa vorrebbe avere.
Tuttavia, dopo quasi 17 anni, pg e difesa sono riusciti a raccogliere nuove prove grazie ai progressi della scienza e della tecnologia, che all’epoca dei fatti non erano pensabili. Tre grandi perizie proveranno a raccontare un’altra verità rispetto a quella nota, cercando di trasformare gli attuali colpevoli in eventuali vittime del sistema giudiziario.
(Screenshot SKY)