Meloni, Tajani e Piantedosi, no alle decisioni dei magistrati sui Centri per migranti in Albania

“E’ molto difficile lavorare e cercare di dare risposte a questa nazione quando si ha anche l’opposizione di parte delle istituzioni che dovrebbero aiutare a dare risposte” – ha detto la Premier Giorgia Meloni in un punto stampa a Beirut, definendo “pregiudiziale” la decisione dei giudici di Roma sui migranti in Albania.

Anche il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, in conferenza stampa a a Ventimiglia, ha reagito così, appresa la notizia delle decisioni del Tribunale di Roma: “Sono abituato a rispettare le decisioni del potere giudiziario ma vorrei anche venissero rispettate le decisioni del potere esecutivo e legislativo, perché una democrazia si basa sulla tripartizione dei poteri. Il Potere Giudiziario deve applicare le leggi, non modificarle o impedire all’Esecutivo di poter fare il proprio lavoro”.

Il potere viene sempre dal popolo, che ha scelto questo parlamento e questo governo. La volontà del popolo va sempre rispettata” – aggiunge il Ministro degli Esteri.

Andremo avanti con quanto ha detto la Presidente Von der Leyen, per la quale “l’accordo tra Italia e Albania è un modello da seguire”.

Il Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ha detto – “Noi la battaglia la faremo all’interno dei meccanismi giudiziari. Battaglia nel senso di affermazione in punto di diritto internazionale europea e nazionale”.

Ricorreremo e arriveremo fino alla Cassazione – ha aggiunto –  Qui si nega il diritto del Governo di attivare procedure accelerate: fare in un mese quello che altrimenti avviene in tre anni“.

“Non è colpa dei giudici, è colpa di un’evoluzione del nostro diritto che porta a stabilire che il Governo, lo Stato e il legislatore non ha il diritto di legiferare per attivare una procedura più veloce. Non ci aspettavamo una decisione in maniera così massiva, ma evidentemente c’è stato un ricompattamento dei tribunali” – ha ribadito il Ministro.

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