”Sono convinto che tra uno, due anni, arriveremo al 20 per cento, soltanto perché abbiamo delle buone idee…”. Antonio Tajani chiude la ‘tre giorni‘ di Forza Italia a Paestum, iniziata con il B day in memoria di Silvio Berlusconi, tra il ricordo dei tempi d’oro e fuochi di artificio.
L’eredità lasciata dal fondatore di Forza Italia è pesante, incombono le elezioni europee 2024 con dietro l’angolo il rischio di flop, e il segretario prova ad alzare l’asticella, indicando un obiettivo a doppia cifra, che appare molto ambizioso.
Il ‘nuovo corso di Antonio‘, come lo chiamano i suoi fedelissimi, inizia ufficialmente oggi con il via libera del Consiglio Nazionale al pugno di ferro contro i ‘morosi‘ (chi non paga la quota di 900 euro al mese decade dagli incarichi di partito), la blindatura del simbolo con dentro il nome Berlusconi e l’allargamento della segreteria a 4, compreso il Vicariò (il più votato), ‘maggiori poteri’ ai congressi provinciali chiamati per la prima volta a eleggere anche i delegati nazionali e il Ponte di Messina intitolato a Silvio, opera simbolo per il rilancio del Sud.