Tajani su guerre, conti pubblici, Salvini e Trump

Nessun tentennamento nel sostegno all’Ucraina ma non siamo dei guerrafondai“. Così il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando alla platea dei giovani di Confindustria, a Rapallo. “I rischi di una terza guerra mondiale possono aumentare se ci sono scelte velleitarie, basta un piccolo errore per provocare conseguenze nefaste – ha sottolineato – siamo fermissimi nel difendere l’Ucraina ma anche fermissimi nel difendere la pace. Questo è quello che vuole il popolo italiano“.

Noi non abbiamo mai fatto mancare il nostro aiuto e sosteniamo in maniera incondizionata l’Ucraina – ha detto Tajani – Non siamo una potenza militare: noi mandiamo tutto ciò che possiamo… Stiamo per inviare un altro pacchetto, è questione di settimane. Siamo al lavoro. Come sempre viene informato il Copasir“.

Il leader di Forza Italia ha quindi ribadito: “Noi  non manderemo neanche un soldato italiano a combattere in Ucraina perché non siamo in guerra con la Russia. Noi non autorizziamo l’uso di armi italiane fuori dai confini dell’Ucraina“. Inoltre, “nessun problema a togliere il segreto sulla fornitura di armi all’Ucraina, ma poi bisognerà evitare speculazioni“.

Guerra tra Israele e Hamas

Parlando del Medio Oriente, il titolare della Farnesina ha detto che “fughe in avanti” sul riconoscimento dello Stato palestinese non servono alla pace. Noi sosteniamo l’Autorità nazionale palestinese che non ha niente a che vedere coi terroristi di Hamas, con i quali non vogliamo avere nessun confronto” – ha proseguito il Ministro degli Esteri. “Nessuno – ha rimarcato Tajani – può togliere ai palestinesi il sogno di avere uno Stato“.

Salvini e Trump

“Matteo Salvini dice forza Trump? “Io allora dico Forza Italia” – ha detto il Vicepremier a proposito del tweet del Segretario della Lega a sostegno di Donald Trump. “L’Italia – ha ricordato Tajani – e’ un partner strategico degli USA,  indipendentemente dal Presidente che si scelgono. Non possiamo mettere a repentaglio il rapporto strategico con gli americani dicendo che ci sta simpatico qualcuno rispetto a un altro“.

Conti pubblici

Poi i conti pubblici. “La situazione dell’economia reale è molto positiva – ha sottolineato il Vicepresidente a margine – Vista in rapporto ad altri Paesi siamo soddisfatti, ma non basta, bisogna fare ancora di più. Dobbiamo avere una politica industriale che permetta la competitività del Paese, bisogna aumentare l’export. Già i risultati sono lusinghieri, ma bisogna fare di più, aiutare le imprese abbassando la pressione fiscale e riducendo la burocrazia” – ha aggiunto Tajani, sottolineando che – un segnale importante il Governo l’ha dato tagliando il cuneo fiscale”.

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