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Trump “in arresto”. Ecco cosa succede oggi: è l”indictment day’

Gli sono stati notificati i 34 capi d’accusa, prese le impronte digitali e formalmente è in stato di arresto.

È arrivato il giorno della verità per Donald Trump. Oggi l’ex Presidente si consegna alle autorità, notificate le accuse per il caso della pornostar Stormy Daniels.

Nè manette, nè foto segnaletiche.

Le fasi: dal “processing” all'”arraignment”

Come di consueto il “processing” ovvero l’identificazione dell’arrestato, con il rilevamento delle impronte digitali e le foto segnaletiche. Ma questo potrebbe anche non avvenire visto che l’ex Presidente degli Stati Uniti non è a rischio di fuga. Successivamente scortato nell’aula di tribunale dove si è svolta l’udienza di “arraignment”. Si tratta della notifica delle accuse, con lettura delle incriminazioni contestate.

Nessuna diretta televisiva visto che il giudice Juan Merchan non ha accolto la richieste delle emittenti. Al giudice spetterà la decisione se rilasciare Trump con o senza cauzione, cosa più probabile, prima di fissare la nuova udienza.

Prima di fissare la nuova data, però, gli avvocati di Trump potranno presentare delle istanze: l’avvocato di Trump, Joe Tacopina, ha già chiarito che assumeranno da subito una linea aggressiva, con mozioni per l’archiviazione di un caso ritenuto pura persecuzione politica, o la richiesta di spostare la sede del processo.

Dichiarazione a caldo a New York?

Al termine dell’udienza, Trump dovrebbe uscire dal tribunale di Manhattan, scortato, sempre dagli agenti del Secret Service. Resta in dubbio se l’ex Presidente farà una dichiarazione pubblica già a New York o aspetterà di fare rientro in Florida. A Mar-a-Lago infatti è tutto pronto per il discorso che l’ex Presidente pronuncerà subito dopo il suo rientro, verso le 20 ora locale, di fronte ai suoi sostenitori nella sua residenza-resort.

(foto di Pixabay)

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