Ucraina il punto

Ucraina (15 giugno – ore 9) – Il punto sulla guerra

Nel suo videomessaggio il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che “la difesa del Donbass è vitale per Kiev perché il suo esito darà un’indicazione della continuazione della guerra con la Russia. Nell’ultimo giorno nella battaglia del Donbass non ci sono stati cambiamenti drastici. I combattimenti più feroci, si sono svolti a Severodonetsk e in tutte le città e comunità vicine”. 

Intanto alcuni funzionari dell’intelligence americana, affermano che la guerra i Ucraina è giunta a un momento cruciale che potrebbe determinare il risultato. Mentre il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, durante un’intervista, ha dichiarato che “il futuro dell’Ucraina dipende dagli ucraini. Sta a loro, alla fine le decisioni saranno prese dal governo democraticamente eletto, tra cui Zelensky.  Noi li sosterremo. Putin sta cercando di togliere loro il diritto di determinare il proprio futuro, noi sosteniamo fermamente questo diritto”.

La Russia ha intimato di arrendersi alle forze ucraine asserragliate nell’impianto chimico Azot della città orientale di Severodonetsk entro le prime ore di oggi. Il generale Mikhail Mizintsev, l’ufficiale che era a capo dell’assedio di Mariupol, ha detto che i combattenti dovrebbero “fermare la loro insensata resistenza e deporre le armi” a partire dalle 8 del mattino ora di Mosca. Martedì il sindaco Oleksandr Stryuk ha affermato che dentro la fabbrica ci sono anche 560 civili.

La Russia ha annunciato che è stato aperto da oggi un corridoio umanitario dall’impianto dell’Azot a Severodonetsk. L’annuncio è avvenuto dopo che fonti ucraine avevano denunciato che all’interno della fabbrica, circondata dalla forze russe, ci sono anche 500 civili, fra cui 40 bambini.

 

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