Il Consigliere del Capo dell’ufficio del Presidente ucraino Oleksiy Arestovych ha dichiarato che l’esercito russo non è riuscito ad avanzare nelle ultime 24 ore sia nella regione di Lugansk che in direzione di Gulyai Pole, nella provincia di Zaporizhzhia, nell’Ucraina Sud Orientale.
Sono oltre 7,7 milioni i fuggiti dalle loro case e rimasti all’interno del Paese secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni delle Nazioni Unite. La cifra è in aumento rispetto a quella segnalata lo scorso 5 aprile.
Gli Stati Uniti sono pronti a un nuovo pacchetto di aiuti finanziari all’Ucraina per 500 milioni di dollari. La nuova tranche di sostegni sarà annunciata dal Segretario del Tesoro Janet Yellen nel suo incontro a Washington con il Premier Denys Shmyhal e il Ministro delle Finanze Sergiy Marchenko.
Il Sindaco di Mariupol Vadym Boichenko ha raccontato: “Se sei stato collegato in un modo o nell’altro con il servizio municipale vieni immediatamente incarcerato da due settimane a due mesi. Sappiamo che fanno ricorso alla tortura, come è avvenuto purtroppo per molti abitanti della città, sia uomini che donne. I centri di filtraggio sono quattro. Ci si iscrive e si sta in lista d’attesa. Il mio vicino ad esempio è il numero 3620, sostiene che forse nel dicembre 2024 riuscirà ad andare in Ucraina”. A poco sembra, infatti, essere servito il corridoio umanitario aperto anche oggi. Pochi i cittadini evacuati. La Vicepremier chiede ai russi che consentano ai cittadini ancora sotto l’acciaieria un passaggio sicuro. Rinnova poi la richiesta di aiuto ai leader mondiali. La città resta totalmente sotto assedio mentre i russi si stanno riposizionando.
Dieci militari e nove civili ucraini sono stati liberati in un nuovo scambio di prigionieri con la Russia. Lo ha annunciato il Governo di Kiev, senza rivelare il numero di russi che sono stati consegnati a Mosca.
Dopo la notte di bombardamenti, a Mycolaiv, nel pomeriggio è esplosa una bomba a grappolo, in pieno centro. Fortunatamente era già scattato il coprifuoco, la bomba ha fatto parecchi danni materiale ai negozi e alle strutture in prossimità del punto in cui è avvenuta l’esplosione.
Oggi sull’account ufficiale del Ministero della Difesa appare un video del Presidente Zelensky delle 6.41 del 17 aprile. Zelensky non ha il tono di una dichiarazione ufficiale. Appare stanco. Lui stesso si riprende: “Giorno 52. Noi lavoriamo (e inquadra alcuni fogli), noi amiamo (e inquadra la foto di famiglia), noi siamo grati (mostra la statua che gli ha regalato il premier britannico Boris Johnson), noi siamo orgoglioso (riprende la bandiera del suo Paese), noi saremo i vincitori”. Non è chiaro come mai sia stato pubblicato oggi. Numerosi i commenti sullo stato di Zelensky: stanco o alterato?