Ieri il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto: “Le forze di invasione russe continuano a bombardare le città ucraine, il che dimostra che la Russia è un male che può essere fermato solo sul campo di battaglia. La Russia è molto nervosa. Ancora bombardamenti su Charkiv e Odessa, ancora tentativi di brutali azioni offensive nel Donbass. Stiamo difendendo Lysychansk e Severodonetsk. La situazione più difficile è in questa regione, dove ci sono le battaglie più dure”.
Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha riferito che una visita in Ucraina in occasione del viaggio in Europa è “improbabile”. Biden ha spiegato che una sua visita potrebbe “provocare più difficoltà agli ucraini o distrarli da quanto sta accadendo. Ho già incontrato Zelensky e parlo con lui tre, quattro volte a settimana”.
Nel frattempo, sempre gli USA, sono in trattative con il Canada e altri alleati per imporre un tetto massimo al prezzo del petrolio russo e limitare le entrate energetiche di Mosca. A dichiararlo è il segretario al Tesoro, Janet Yellen. “Stiamo parlando di limiti di prezzo o di un’eccezione di prezzo che rafforzerebbe le restrizioni energetiche recenti e proposte da Europa, Usa, Regno Unito e altri, che abbasserebbero il prezzo del petrolio russo e deprimerebbero le entrate di Putin, consentendo al contempo di fornitura di petrolio per raggiungere il mercato globale”.
È stata battuta all’asta per un valore di 103 milioni di dollari la medaglia del premio Nobel per la pace del giornalista russo Dmitry Muratov. Il ricavato andrà tutto all’Unicef per aiutare i bambini sfollati a causa della guerra in Ucraina. Muratov ha contribuito a fondare il quotidiano russo indipendente Novaya Gazeta. Era il caporedattore della pubblicazione quando è stata chiusa a marzo a causa della repressione del Cremlino nei confronti dei giornalisti.