La notizia con cui si apre una nuova giornata in Ucraina è sicuramente l’accettazione della candidatura per l’ingresso in UE. Notizia che è stata confermata ieri dal Consiglio Europeo. Un “momento storico” per l’Unione, annuncia via social il Presidente Charles Michel. Si tratta di un “passo cruciale nel percorso verso l’UE”, ha detto Michel. Immediata la reazione via Twittter del Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky che si dice “grato a Charles Michel e Von der Leyen e ai leader dell’Ue per il supporto. Il futuro dell’Ucraina – sottolinea – è all’interno dell’UE“.
Sincerely commend EU leaders’ decision at #EUCO to grant 🇺🇦 a candidate status. It’s a unique and historical moment in 🇺🇦-🇪🇺 relations. Grateful to @CharlesMichel, @vonderleyen and EU leaders for support. Ukraine’s future is within the EU. #EmbraceUkraine https://t.co/o6dJVmTQrn
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) June 23, 2022
Sul campo, intanto, le forze russe si stanno assicurando un vantaggio sul terreno nell’Ucraina orientale. Qui agiscono tenendo conto degli errori commessi durante le prime fasi dell’invasione del Paese. Migliorato così il coordinamento di attacchi aerei e terrestri, cambiamenti dal punto di vista logistico e delle linee di rifornimento.
Per la fazione opposta, all’esercito ucraino è stato ordinato di ritirarsi da Severodonetsk in posizioni più fortificate. Lo ha dichiarato Serhiy Haidai, capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, secondo quanto riportato dall’agenzia ucraina Interfax. “Ora la situazione in cui le truppe si trovano – ha detto Haidai a Freedom TV – in posizioni disgregate da molti mesi, solo per essere lì, non ha senso. Il numero di morti nei territori non fortificati può aumentare ogni giorno. A Severodonetsk hanno già ricevuto l’ordine di ritirarsi in nuove posizioni fortificate e di combattere dalle nuove posizioni”.
USA: le armi fornite non cambieranno immediatamente la situazione sul campo
Gli Stati Uniti, sostiene la CNN, non si aspettano che i nuovi sistemi d’arma forniti di recente alle forze ucraine, incluso il sistema di lancio multiplo di razzi Himars, cambino immediatamente la situazione sul campo. Questo per due ragioni: per la portata e il numero di razzi limitati, per le forze russe in grado di distruggere alcune delle nuove armi fornite dall’Occidente, inclusi gli obici M777, nel corso di attacchi mirati.