Ucraina il punto

Ucraina (28 maggio ore 9 ) – Il punto sulla guerra

Problemi in Donbass. Nelle ultime ore l’esito della guerra sembra essere legato alle sorti dell’area orientale del Paese, nodo del contendere sin dall’inizio del conflitto, scattato infatti poco dopo il riconoscimento da parte di Mosca delle due repubbliche separatiste che compongono appunto il bacino del Donets. Serhiy Gaidai ha ammesso che le truppe russe sono entrate a Severodonetsk, la più grande città del Donbas ancora in mano all’Ucraina e su cui si stanno concentrando da giorni gli attacchi dell’esercito di Mosca. Gaidai ha sottolineato che il 90% degli edifici è stato danneggiato.

Ramzan Kadyrov, ha detto che un gruppo di combattenti ceceni ha bloccato tutte le uscite dalla città: le truppe ucraine sono già state sgomberate dai primi quartieri della città ben fortificata, ha detto il leader ceceno, citato dall’agenzia russa Tass. I separatisti hanno dichiarato di controllare Lyman, un nodo ferroviario a ovest di Severodonetsk. Kiev ha ammesso che i russi hanno conquistato la maggior parte di Lyman, ma ha anche sottolineato che le forze ucraine stanno bloccando con successo l’avanzata verso Sloviansk, una città a mezz’ora di macchina più a sud-ovest, e che hanno respinto otto attacchi nelle ultime 24 ore.

Volodymyr Zelensky nel suo messaggio notturno alla nazione, ha affermato che il Donbass sarà “di nuovo ucraino”. Il leader ha ammesso che al momento la situazione nelle due regioni dell’est è molto difficile: “ecco perché – ha aggiunto – dobbiamo aumentare le nostre difese, aumentare la resistenza, così che il Donbas torni a essere ucraino. Anche se Mosca porterà tutta la sofferenza e la distruzione nel Donbass – ha concluso – noi ricostruiremo ogni città, ricostruiremo ogni comunità.”


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