Ucraina il punto

Ucraina (5 maggio – ore 20:15) – Il punto sulla guerra

A seguito delle affermazioni del Ministro Sergey Lavrov sulle origini ebraiche di Hitler, il Presidente russo Vladimir Putin si è scusato con Israele. Flash – Putin chiede scusa a Israele per le parole di Lavrov

Son morti nella notte oltre 600 soldati ucraini. A dare la notizia è il portavoce del Ministero della Difesa russo Igor Konashenkov.  “Le unità d’artiglieria hanno colpito 32 postazioni di controllo, 5 depositi di munizioni, 403 roccaforti e aree di concentrazione delle truppe e 51 postazioni dell’artiglieria ucraina”.

Il sindaco della vicina città di Enerhodar Dmytro Orlov, ha fatto sapere che la più grande centrale termica dell’Ucraina, l’impianto di Zaporizhzhia, ha interrotto il funzionamento per la mancanza di carbone legata alla guerra. Lo rende noto il sindaco della vicina città di Enerhodar Dmytro Orlov, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.

Nelle repubbliche di Donetsk e Lugansk, le autorità russe hanno annullato la parata e la marcia per la Giornata della Vittoria del 9 maggio. Ad affermarlo è il primo vice capo dell’amministrazione presidenziale russa Sergei Kiriyenko.

Il Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha avuto una telefonata con il Presidente Volodymyr Zelensky. Nel corso del colloquio sono state chiarite le incomprensioni nate nelle scorse settimane. Lo rende noto l’ufficio presidenziale.

È stata segnalata una sparatori nella regione separatista della Transnistria, in Moldavia, vicino al checkpoint di Kuchurgan, al confine con l’Ucraina. La notizia e’ stata riportata dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti, che cita Tsv, segnalando che “secondo una fonte delle forze dell’ordine della Transnistria la sparatoria e’ avvenuta nel villaggio di Pavlovka”.

Gli occupanti hanno distrutto la nostra città, ucciso 20mila persone ed ora cambiano la segnaletica stradale”. Queste sono le parole del consiglio comunale locale, come riportato dall’agenzia di stampa Unian, che ha pubblicato una foto di uomini che sostituiscono un cartello con la scritta del nome della città in ucraino.

Continuano i bombardamenti su Azovstal. “I difensori mantengono il controllo della fabbrica sotto pesanti bombardamenti – così sui social – il nemico usa aerei, artiglieria e fanteria”. 

 

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