Ucraina il punto

Ucraina (6 giugno ore 19:30) – Il punto sulla guerra

Più dei luoghi, delle vittime e delle dichiarazioni delle parti, la cronaca di guerra parla di armi. Ci sono quelle dall’Occidente, dalla Gran Bretagna e dagli USA pronte a giungere a Kiev. Armi a lunga gittata, come richiesto dal Presidente Zelensky.

Mosca ha risposto, il Ministro degli Esteri Lavrov, in particolare. “Il Presidente Putin ha già detto qualcosa sulla situazione che verrà a crearsi con l’arrivo di nuove armi e posso solo aggiungere che più lunga la gittata delle armi che fornirete, più lontano sposteremo dal nostro territorio la linea, oltre la quale, i neo nazisti possono minacciare la Federazione russa”. Questo ha ribadito nel corso di una conferenza stampa.

L’ambasciatore Razov e la propaganda “anti-russa” e “ostile” degli italiani

Altra grande protagonista è la propaganda e, di convesso, i media. Soprattutto in questi giorni in cui Mosca giudica i media italiani come fautori di “propaganda ostile”. Per questo nodo il Segretario generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ambasciatore Ettore Francesco Sequi, ha convocato questa mattina alla Farnesina, su istruzione del Ministro Luigi Di Maio, di concerto con Palazzo Chigi, l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov.

Sequi ha respinto con fermezza le accuse di amoralità di alcuni rappresentanti delle istituzioni e dei media italiani, espresse in recenti dichiarazioni dal ministero degli Esteri russo. Il Segretario generale della Farnesina ha, inoltre, rigettato le insinuazioni relative al presunto coinvolgimento di media del nostro Paese in una campagna anti-russa.

L’ambasciata russa in Italia ha poi pubblicato una nota, senza muoversi molto dalla sua posizione. Si legge: “L’Ambasciatore si è soffermato sulle dichiarazioni talvolta inaccettabili di alti funzionari italiani nei confronti della Russia e della sua leadership. Ha sottolineato che la linea di propaganda che sta dominando nei media italiani difficilmente può essere qualificata altrimenti che come ostile”.

Quindi il monito. Sergey Razov “ha chiesto moderazione ed equilibrio, tradizionali per la politica estera italiana, nell’interesse del mantenimento di relazioni positive e di cooperazione tra i popoli russo e italiano a lungo termine”. “Sono stati forniti chiarimenti anche in relazione alle proposte dell’Italia per porre fine al conflitto in Ucraina e agli appelli per lo sblocco delle esportazioni di grano dai porti ucraini”, conclude la nota.

Zelensky in prima linea a Lugansk e Donetsk

Intanto, sul campo, Volodymyr Zelensky ha visitato le truppe in alcune delle posizioni in prima linea più pesantemente bombardate domenica. “Eravamo a Lysychansk ed eravamo a Soledar“, ha detto il Presidente ucraino in un discorso. Entrambi i luoghi, ricorda la CNN, sono stati attaccati pesantemente dalla Russia per settimane, subendo missili, missili e bombardamenti aerei: “Sono orgoglioso di tutti quelli con cui ho incontrato, stretto la mano, comunicato e supportato”, ha commentato Zelensky.


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