Continua ad esserci sul campo di battaglia russo-ucraino una situazione di stallo che somiglia ad un braccio di ferro ininfluente sull’esito della guerra.
Esperti e analisti delineano uno scenario che prevede una nuova offensiva russa nel mese di febbraio, con un’ulteriore attacco nel cuore dell’inverno per alterare l’equilibrio che sembra resistere da settimane.
I Marines ucraini continuano a mantenere la loro testa di ponte a Krynky sulla riva sinistra del Dnipro, malgrado i tentativi russi di scacciarli. Continueranno a contestare questo territorio per questa settimana – rivela l’intelligence militare britannica segnalando una situazione generale di immobilismo sul campo.
Nel corso della settimana passata, né le forze russe né quelle ucraine hanno conquistato terreno – sottolinea il bollettino – Malgrado i progressi a fine dicembre nella cattura di Marinka, la Russia non è stato in grado di trarne vantaggio e avanzare a ovest verso Kurakhove o a sud verso Novomykhalivka.
Joe Biden continua il pressing sui leader del Congresso per ottenere il via agli aiuti militari da 61 miliardi di dollari destinati all’Ucraina. Il Presidente degli Stati Uniti ha fissato un incontro per oggi, mercoledì 17 gennaio, in una giornata destinata a diventare cruciale per il sostegno americano all’Ucraina, in guerra con la Russia da quasi 2 anni.
Gli aiuti sono bloccati da dicembre per l’opposizione di un gruppo di repubblicani al Senato che in cambio del voto favorevole chiedono il varo di politiche migratorie più stringenti al confine con il Messico.
Il dialogo nell’ultimo mese non ha prodotto la fumata bianca e il sostegno americano al paese guidato dal presidente Volodymyr Zelensky è sempre più in discussione.