Ammonterebbero a 19.500 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.
Dalle 04:.30 di questa mattina nelle principali città del sud e dell’est e su quasi tutto il territorio ucraino hanno cominciato a suonare le sirene che segnalano possibili attacchi aerei. Gli allarmi sono scattati nelle regioni di Kiev, Leopoli, Dnipro, Termopil, Volyn, Zakarpattia, Chernivtsi, Rivne, Ivano Frankivsk, Khmelnytsky, Kirovohrad, Cherkasy, Zhytomyr, Vinnytsia e Sumy.
Il Guardian riporta che Ramzan Kadyrov, Capo della Repubblica russa della Cecenia e Comandante delle milizie cecene impegnate nella guerra in Ucraina, in un video pubblicato sul suo canale Telegram, ha dichiarato che “ci sarà un’offensiva non solo su Mariupol, ma anche su altri luoghi, città e villaggi. In primo luogo libereremo completamente Luhansk e Donetsk, e poi prenderemo Kiev e tutte le altre città“.
Il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, a ’60 Minutes’, ha sottolineato che il suo paese ha bisogno di armi. Ho il 100% della fiducia nelle forze armate ucraine ma non ho fiducia sul fatto che riceveremo quello di cui abbiamo bisogno “proprio ora che si apre una nuova fase della guerra”.
A chi gli chiedeva perché non avesse lasciato il paese ha risposto: “Quello che stiamo difendendo è il diritto di vivere, ma non avrei pensato che sarebbe stato così costoso“.
Il Governatore dell’oblast di Dnipropetrovsk riferisce di un nuovo bombardamento russo che ha colpito l’aeroporto di Dnipro nell’est dell’Ucraina. L’aeroporto, ha detto, è stato “completamente distrutto”. Inoltre, Gli analisti statunitensi e non solo prevedono a ragion veduta che i russi si dirigeranno a Est, alla conquista della città di Izium, situata a circa 230 km a est di Dnipro e considerata la ‘porta’ per il Donbass.
“Il piano di terrorizzare e brutalizzare i civili in Ucraina arriva dai più alti livelli del Cremlino, fino a Vladimir Putin”, afferma il Consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. “La questione dei crimini di guerra e delle atrocità in Ucraina” ricade sul “Cremlino e sul presidente russo”.