Mentre gli Stati Uniti continuano ad aumentare la pressione sulla Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina con lo stop alle importazioni di energia, Kiev è alla conta dei morti e dei feriti nella nuova strage causata da un missile sulla stazione di Kramatorsk, ad Est, e nel timore di attacchi chimici comincia a procurarsi fiale di possibile antidoto.
Nel timore di armi chimiche intanto Kiev ha ordinato circa 220mila fiale di atropina, sostanza che può essere utilizzata per contrastare eventuali effetti di armi chimiche come gli agenti nervini. Li sta procurando, secondo quanto riferito dal Wsj, l’organizzazione umanitaria americana Direct Relief.
Il Presidente Zelensky ha dichiarato che “la strage di ieri alla stazione di Kramatorsk, dove sono morti oltre 50 profughi, come il massacro di Bucha e tanti altri crimini di guerra russi, deve essere inserito tra le accuse che saranno portate in tribunale, cosa che dovrà accadere”.
Dopo l’ordine della chiusura degli uffici dibattute le ONG a Mosca, Amnesty International ha annunciato: “Non ci arrenderemo e non interromperanno il nostro lavoro di documentazione e denuncia delle violazioni dei diritti umani”.
Evacuazioni ieri di oltre 6000 persone da Mariupol e Berdiansk e sono giunte verso Zaporizhza: di queste 1.614 sono cittadini di Mariupol e 3.544 residenti della regione di Zaporizhzhia. In mattinata una nuova colonna di bus da Zaporizhzhia a Berdiansk continuerà le operazioni di evacuazione. Dalla regione del Lugansk, a Est, ieri sono riusciti a scappare in 1.507.
Standard&Poor’s ha declassato il debito russo in valuta estera della Russia da CC a SD, cioè in default selettivo. Il downgrade riflette il pagamento in rubli di bond denominati in dollari con scadenza 4 aprile. “Non ci attendiamo che gli investitori siano in grado di convertire in dollari il pagamento effettuato in rubli, o che il governo sia in grado di convertire” i rubli in dollari durante il periodo di grazia di 30 giorni” – afferma S&P.
I Maneskin in un video su Instagram: “Stiamo usando la nostra voce per chiedere l’azione e puoi farlo anche tu. Unisciti a noi, crea la tua videochiamata per il mondo per supportare i rifugiati e fare donazioni su: ForUkraine.com“.