Ucraina il punto

Ucraina (ore 13:30) – Il punto sulla guerra

Svolta nel conflitto questa mattina con l’inizio dell’offensiva russa in Donbass, mentre si scrive la città di Izium, situata a circa 230 chilometri a Est di Dnipro, nella lista dei prossimi obiettivi di Mosca.

I russi avanzano anche Mariupol, mentre la notte è passata al suono delle sirene per allarme attacco aereo. Sono suonate a Kiev, Odessa, Dnipro e Leopoli. L’Ucraina si prepara così allo scontro che potrebbe segnare in maniera decisiva le sorti del conflitto, determinando i rapporti di forza in vista di un possibile ritorno ai negoziati.

Aumenta ogni giorno il numero dei profughi. Insieme, anche le iniziative di accoglienza. Fra queste quella delle suore della Congregazione greco-cattolica delle Sorelle della Sacra Famiglia a Hoshiv. Hanno accolto circa 40 persone in fuga dai combattimenti nell’Ucraina orientale e centrale. Il monastero è di per sé un simbolo di resilienza, costruito dopo l’indipendenza dell’Ucraina nei primi anni ‘90. Il precedente monastero, al tempo dell’Unione Sovietica, era stato chiuso dalle autorità e le suore erano state mandate in Siberia.

La guerra dei civili intanto registra sempre più violenza e dolore. Fra le ultimi notizie quelle dalla città temporaneamente occupata di Volnovakha, nella regione di Donetsk. Qui dall’11 aprile gli occupanti russi stanno obbligando i bambini ad andare nelle scuole. Probabilmente per complicare l’operazione per la liberazione delle città e per possibili provocazioni con le vittime al fine di screditare e accusare la parte ucraina. Ad oggi, “secondo il Registro unificato delle indagini preliminari, dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, – scrive Lyudmila Denisova 183 bambini sono morti e 342 sono stati feriti”. 

Manca ormai pochissimo – sarà alle 14 italiane – all’incontro attesissimo fra il Presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere austriaco Karl Nehammer . Si tratta del primo leader europeo a incontrare il capo di Stato russo dall’inizio della guerra in Ucraina. . Non si terrà al Cremlino, ma nella residenza di Putin nella capitale. Il cancelliere farà leva sulla posizione della neutralità dell’Austria e della funzione di ‘costruttrice di ponti’. L’obiettivo che si è prefissato è “fare di tutto per porre fine a questa guerra o almeno avvicinarsi un po’ alla pace, anche se le possibilità sono scarse”. Attesa una foto istituzionale, nessun video.

 

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