Continua a far parlare la morte di 112 palestinesi e il ferimento di altre 760 persone, avvenuta a Gaza ieri. L’esercito israeliano, sentitosi minacciato dalla folla che si è precipitata intorno a un convoglio di aiuti alimentari, ha aperto il fuoco. Lo sostiene Hamas, mentre Israele parla di un tiro limitato dei soldati che si sono visti accerchiati, affermando che le persone sono rimaste uccise a causa di una situazione di caos.
Dopo il monito degli Stati Uniti arriva anche il parere dell’Unione Europea: “Privare le persone degli aiuti umanitari costituisce una grave violazione del diritto umanitario internazionale. Deve essere garantito l’accesso umanitario senza ostacoli a Gaza“. A parlare così Joseph Borrell, capo della diplomazia UE, che già ieri parlava di carneficina e vittime totalmente inaccettabili. “Sono inorridito dalle notizie di ulteriori massacri tra i civili di Gaza che erano alla disperata ricerca di aiuti umanitari. Queste morti sono completamente inaccettabili“, ha scritto su X l’alto rappresentante dell’UE.
La Francia ha chiesto l’apertura di un’inchiesta indipendente per fare luce sui fatti. Il Ministro degli Esteri, Stéphane Séjourné, intervistato, ha detto che la Francia chiederà spiegazioni, mentre il Presidente Marcon aveva espresso su X profonda indignazione per le immagini provenienti da Gaza. “Esprimo la mia più forte condanna per queste sparatorie e chiedo verità, giustizia e rispetto del diritto internazionale“, ha detto il leader francese.
Intanto, a sorpresa, Israele ha liberato circa 50 detenuti palestinesi la scorsa notte, arrestati dopo i fatti del 7 ottobre 2023. I media locali hanno riportato un comunicato firmato da Shin Bet e dall’esercito. Questa decisione sarebbe maturata a causa di un sovraffollamento nelle carceri israeliane, anche se il Ministro della sicurezza nazionale sostiene che le scarcerazioni siano un gesto di distensione in vista del Ramadan.
(Screenshot SKY)
