Da UniCredit di Andrea Orcel fino a Bper e Banco BPM sono arrivate nelle ultime ore diverse rassicurazioni. In particolare, la banca guidata dal Ceo Andrea Orcel ha precisato in merito all’esposizione verso la Russia che la controllata russa rappresenta meno del 4% del patrimonio complessivo del Gruppo e una percentuale ancora inferiore se si guarda a impieghi e asset totali.
“La nostra banca in Russia rappresenta circa il 3% dei ricavi e del capitale allocato del Gruppo. Tutte le esposizioni presentano un elevato grado di copertura. La nostra controllata è molto liquida e autofinanziata”, ha rimarcato in una nota Unicredit. “Stiamo seguendo da vicino gli sviluppi in Russia. Il paese è stato soggetto a una serie di sanzioni e ci siamo sempre adeguati al contesto in maniera pienamente conforme alle regole“.
Precisazioni sull’esposizione verso la Russia sono arrivate, stando a quanto ha riportato l’agenzia Ansa, anche da Banco BPM, banca guidata dall’AD di Giuseppe Castagna, con il Portavoce che ha parlato di una “esposizione dal peso irrilevante, complessivamente pari a circa lo 0,06% degli asset del gruppo, includendo le garanzie commerciali” e da Bper, la cui esposizione è trascurabile“. Timori anche per l’esposizione di Intesa Sanpaolo.