Eseguita in Alabama, negli USA, la prima condanna a morte con l’azoto. Kenneth Smith è stato giustiziato con la controversa misura, dopo che l’esecuzione era stata rimandata di alcune ore, in attesa dell’esito dell’ultimo appello alla Corte Suprema statunitense.
Non ha gradito questo nuovo metodo di esecuzione neanche l’Onu, ritenendo che tale misura potrebbe essere una tortura. In tal senso, alcuni testimoni che hanno assistito all’esecuzione, hanno parlato di spasmi e di uno spettacolo terrificante per il condannato, morto dopo alcuni minuti dalla somministrazione.
L’Alto commissario Onu ha parlato di questa misura a Ginevra: “Mi rammarico profondamente per l’esecuzione di Kenneth Eugene Smith in Alabama, nonostante le serie preoccupazioni che questo nuovo e non testato metodo di soffocamento mediante gas di azoto possa equivalere a tortura o a un trattamento crudele, inumano o degradante. La pena di morte è incompatibile con il diritto fondamentale alla vita. Esorto tutti gli Stati a mettere in atto una moratoria sul suo utilizzo, come passo verso l’abolizione universale“.
Alle Nazioni Unite si è unita anche l’Unione Europea esprimendo profondo rammarico per l’esecuzione avvenuta ieri nello Stato dell’Alabama, costringendo il detenuto a respirare azoto puro. Il Servizio d’Azione Esterno UE ha affermato che secondo i maggiori esperti, questo metodo è una punizione particolarmente crudele e insolita.
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