La valorizzazione della Melannurca in Campania

La Melannurca Campana IGP nota a tutti i cultori e buongustai si conserva a basse temperature e va riportata a temperatura ambiente poco prima del consumo. La Melannurca è ricca di sostanze nutritive ed è ottima se consumata allo stato fresco, ma viene impiegata anche come base di succhi di frutta e liquori, nonché come ingrediente principale di dolci quali crostate e sfogliatelle e per preparare le tradizionali mele cotte al forno. La Melannurca Campana IGP si presenta con una buccia di colore giallo o giallo-verdastro a seconda della varietà e sovra colore rosso, caratterizzata da un’area rugginosa in corrispondenza del peduncolo. La polpa è succosa, gradevolmente acidula e profumata, di eccellente sapore.

L’antichissimo legame della Melannurca Campana IGP con la Campania è testimoniato dalla sua raffigurazione nei dipinti ritrovati negli scavi di Ercolano e in particolare nella Casa dei Cervi. Proprio per la provenienza da Pozzuoli, Plinio la chiama Mala Orcula in quanto prodotta intorno all’Orco, nel lago di Averno. La caratteristica della mela annurca è quella di avere un peduncolo molto piccolo e fragile a tal punto che, quando la mela giunge a maturazione, cade a terra per l’eccessivo peso, pur essendo di piccole dimensioni. Tale informazione aiuta a capire perché i frutti vengono colti ancora acerbi e poi fatti maturare al sole fino ad assumere la caratteristica colorazione che possiamo notare e scrutare sui banchi del supermercato. Nel corso degli anni, la potenzialità nutrizionali di tale prodotto di eccellenza della Campania ha suscitato interesse per università e per i ricercatori. La ricerca più recente sulla Melannurca è stata curata dal Dipartimento di Farmacia dell’Università di Napoli Federico II. Il recente studio, condotto dalla Federico II, ha dimostrato come il consumo quotidiano di due mele annurche per otto settimane sia in grado di determinare una significativa riduzione media dei livelli di colesterolo totale TC (-8,3%) e del colesterolo LDL (-14,6%).  Le potenzialità in termini nutrizionali aiutano a comprendere la continua attenzione economica e politica per la valorizzazione del prodotto autoctono.

Melannurca
 

Recentemente è stato nominato il nuovo responsabile del Consorzio Melannurca Campana Igp, identificato nella figura di Giuseppe Giaccio. Un riconoscimento del buon lavoro svolto negli ultimi anni che, assieme al gruppo dirigente del Consorzio, si è impegnato in un percorso di valorizzazione della “Rossa del Sud”. Le prossime raccolte partiranno dal 15 di settembre e dopo il passaggio nel melaio, ad ottobre partirà la commercializzazione. “La Melannurca piace sempre di più e i risultati commerciali sono interessanti: è una mela di alta categoria che si distingue per gusto e per i suoi valori nutrizionali. Abbiamo registrato un aumento dei consorziati e di conseguenza una crescita delle superfici dedicate all’Igp. Ci sono nuove aziende che sono entrate nel Consorzio, ma anche i soci storici stanno continuando a investire su questo frutto”, ha recentemente dichiarato Giuseppe Giaccio.

La recente Assemblea dei soci ha approvato anche il nuovo assetto di governance, con la nomina del direttivo alla guida del Consorzio per il prossimo triennio. Con il presidente Giaccio è stato nominato il vicepresidente Tommaso Picascia. Alla carica di consiglieri, invece, sette storici soci del Consorzio: Rosalba Giglio Sessa; Loredana Grasso; Gaetano Savanelli; Gennaro Granata; Aniello Vincenzo Feola; Pasquale Di Rosa e Pasquale Silvio Caprio.  L’ultimo appello del Consorzio è un sentito augurio a tutti frutticoltori, invitando a fare rete e a sviluppare sinergie per assistere al più presto al rilancio del turismo, della ristorazione e delle produzioni tipiche della regione Campania.

 

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