Ursula Von der Leyen - screenscot instagram

Von der Leyen: Ppe, si non unanime al secondo mandato

Ursula von der Leyen ha ottenuto a Bucarest l’appoggio del suo partito, il Ppe, come ‘Spitzenkandidatin’, candidata di punta, per presiedere la Commissione Europea anche nella prossima legislatura. Nella grande arena coperta della Romexpo, dove i giovani rumeni hanno seppellito il comunismo di Nicolae Ceausescu ballando sulle note degli Iron Maiden, dei Guns ’n’ Roses e di Sting, la Presidente uscente, ormai una “celebrity” come l’ha definita Paolo Gentiloni, ha ricevuto la ‘benedizione’ del primo Partito europeo alla corsa verso il reincarico.

Se nel 2019 venne estratta dal cilindro da Angela Merkel ed Emmanuel Macron, dopo un accurato killeraggio ai danni degli Spitzenkandidaten in campo, ora von der Leyen è candidata ufficialmente, a tre mesi dal voto.

Tuttavia non è stata un’investitura unanime, malgrado von der Leyen fosse l’unica candidata: il voto è avvenuto a scrutinio segreto e il Ppe è un partito vero, con una spiccata democrazia interna.

Non è chiaro per quale motivo su 737 aventi diritto al voto (i delegati erano 801, ma non tutti potevano votare), i voti espressi siano stati solo 499: mancano all’appello 238 voti (591 si sono effettivamente registrati per il voto). Su 489 voti validi (10 sono risultati nulli o invalidi), von der Leyen ha ottenuto 400 voti favorevoli e 89 contrari. I Républicains francesi non l’hanno votata, e lo hanno detto pubblicamente, anche perché viene vista come la candidata di Macron.

Comunque Ursula von der Leyen si è detta “toccata e grata per la fiducia ottenuta dal Ppe” e ha rivendicato di aver fatto, insieme al suo partito, “le cose giuste negli ultimi cinque anni”. La Presidente ha ribadito il fermo sostegno all’Ucraina in guerra contro la Russia ed è stata durissima nei confronti di Vladimir Putin: è “un ricercato per crimini di guerra e lo aspetta un’aula di tribunale all’Aja” – ha detto, ribadendo che è – “responsabile della morte in carcere dell’oppositore Alexey Navalny”.

In linea con il Manifesto del partito, che vuole offrire agli europei un’UE che sia una casa solida e sicura,  von der Leyen vuole un’Unione forte e sicura, pacifica e prospera, democratica e unita.

Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it