Elezioni 2022

L’ombra della ‘Ndrangheta sul voto in Calabria: indagato il Sindaco Falcomatà

Le mani delle ‘ndrine sugli appalti e sulla politica in Calabria. I Carabinieri del Ros – assieme ai militari del Comando Provinciale di Reggio Calabria e dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria – hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Gip di Reggio Calabria, su richiesta della procura, nei confronti di 14 persone (di cui 7 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 3 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), indagati per scambio politico-mafioso. L’indagine, diretta dalla Dda reggina, documenta l’esistenza di “gravi e concordanti elementi” relativi alla operatività e alle attività criminali della cosca Araniti.

Voto in Calabria, indagato il Sindaco

Figura fra gli indagati il Sindaco di Reggio Calabria del centrosinistra, Giuseppe Falcomatà, nell’ambito dell’operazione Ducale, condotta dai Carabinieri del Ros, coordinati dalla locale procura. Lo rendono noto gli stessi inquirenti, sottolineando, che il primo cittadino è indagato, “per il reato ex art. 416 ter c.p.”, sebbene nei suoi confronti, “non era stata avanzata richiesta cautelare non avendo ritenuto compiutamente integrati per lo stesso tutti i presupposti legittimanti”.

Oltre al Sindaco, tra gli indagati anche il Capogruppo al Consiglio regionale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Neri, e il Consigliere comunale in carica, Giuseppe Sera (Pd)

Una storia iniziata nel 2019

L’indagine sta facendo luce su episodi di “ipotizzato condizionamento delle competizioni elettorali”. Avviata nel 2019, avrebbe peraltro permesso di “acquisire elementi sintomatici del condizionamento delle elezioni – presso alcuni seggi elettorali – per il rinnovo del Consiglio regionale della Calabria (nel 2020 e nel 2021) e del Consiglio Comunale di Reggio Calabria (nel 2020)”.

Voto in Calabria, i reati contestati

L’inchiesta a vario titolo contesta ai quattordici soggetti raggiunti da misure cautelari (e tra questi non c’è il primo cittadino) i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, reati elettorali, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.

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