1 febbraio: 7.925 casi e 329 vittime. Tasso di positività sale al 5,6%

Secondo il bollettino del Ministero della Salute del 1 febbraio, nelle ultime 24 ore sono 7.925 i nuovi casi registrati in Italia, con 329 vittime. Le persone ricoverate in terapia intensiva in Italia sono 2.252, quindi 37 in più rispetto a ieri. I ricoverati con sintomi sono invece 20.260, quindi 164 in più di ieri.

Sono stati 142.419 i tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, con un tasso di positività del 5,6%.

Allarme varianti

La nuova circolare del Ministero della Salute sulla diffusione delle varianti di SarsCov2 è uscita oggi 1 febbraio. Prevede di dare priorità alla ricerca e alla gestione dei contatti di casi COVID-19 sospetti/confermati da variante. Inoltre di identificare tempestivamente sia i contatti ad alto rischio che quelli a basso rischio.

Viene indicato inoltre di eseguire un test molecolare a tutti i contatti il prima possibile dopo l’identificazione e al 14° giorno di quarantena. Si legge che è importante un ulteriore rintraccio di contatti: “considerando la maggiore trasmissibilità delle varianti e di non interrompere la quarantena al decimo giorno”.

Secondo l’OMS l’emergenza di nuove varianti di SarsCov2 : “sottolinea l’importanza, per chiunque, compresi coloro che hanno avuto l’infezione o che sono stati vaccinati, di aderire rigorosamente alle misure di controllo sanitarie e socio-comportamentali“.

Inoltre, si legge nel documento, il Centro europeo controllo malattie Ecdc ritiene: “molto alta la probabilità di introduzione e diffusione in comunità nei paesi Ue delle varianti e in particolare di quella inglese e l’impatto dell’introduzione in comunità delle varianti in Ue è ritenuto alto”.

Cosa chiede l’Ecdc dal 1 febbraio

Il Centro europeo per il controllo delle malattie, ai fini del monitoraggio delle varianti del virus SasrCov2, raccomanda di:  “sequenziare almeno circa 500 campioni selezionati casualmente ogni settimana a livello nazionale seguendo delle priorità, a partire dagli individui vaccinati contro SarsCov2 che successivamente si infettano nonostante una risposta immunitaria al vaccino”.

Intanto è allarme per la variante Sudafricana nel Regno Unito, dove sono stati individuati 2 casi di contagio con la mutazione identificata per prima nel Paese africano. Non ci sono legami con viaggi o contatti accertati con persone provenienti dall’estero. Sono stati subito disposti tamponi specifici a tappeto nella stessa contea e nelle zone circostanti. Il premier Boris Johnson, ha comunque rassicurato sui segnali d’efficacia dei vaccini “su tutte le varianti stando agli ultimi dati”.

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