Strage di Bologna: 43 anni dopo. I dubbi sulla sentenza

2 Agosto 1980, ore 10:25. Una normale mattina d’estate destinata ad entrare nella storia nera del nostro Paese; una mattinata che a distanza di 43 anni, nessuno riesce a dimenticare.

Dalla sala d’aspetto della stazione di Bologna Centrale, esplode un ordigno a tempo collocato dentro una valigetta. Un terribile atto terroristico che costò la vita a 85 persone e ne ferì altre 200. È il più grave attentato in Italia del secondo dopoguerra. Tra l’ incredulità dei cittadini e lo sguardo attento del mondo, i parenti delle vittime, dalla disperazione, passarono alla richiesta di giustizia. La stessa che non potrà mai arrivare.

Da quel terribile giorno iniziò per le famiglie coinvolte un calvario giuridico.


I responsabili della strage di Bologna 

Dopo anni di inchieste e depistaggi, Paolo Bellini è stato condannato all’ergastolo in primo grado come uno degli autori. Il primo processo si sono svolti dal 1987 al 1995, con la condanna si Giuseppe Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Massimiliano Fachini e Sergio Piacciafuoco. Condannati per banda armata: Gilberto Cavallini, Egidio Giuliani, Roberto Rinani e Paolo Signorelli.

Il secondo processo, si svolge tra il 1997 e il 2007, con condanna a 30 anni di Luigi Ciavardini, nel 2017, ergastolo per Gilberto Cavallini. Il quarto, vede imputato Paolo Bellini, condannato come esecutore.Indicato come mandante della strage anche Licio Gelli.

Tuttavia, non c’è anche chi non crede alla sentenza dei giudici, mettendo avanti l’ipotesi di una pista internazionale, in particolare palestinese – come avvenuto già agli inizia delle indagini.

Tra gli attuali ‘dubbiosi’ vi è il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha dichiarato: “la matrice della strage è chiarissima. Le sentenze hanno individuato complicità, anche se restano zone d’ombra. Nessuna verità dal passato può farci paura. Anche perché qualsiasi strumentalizzazione su fatti così lontani non avrebbe senso”.  Il Ministro aggiunge: “L’Italia è una democrazia matura con istituzioni  salde e una dirigenza politica di qualità…Per la strage di Bologna sono state completate le operazioni di versamento agli Archivi dello Stato di più di 28mila atti”.

 

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