Vittime mafia (dal web)

21 marzo 2023 – XXVIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

La Giornata della memoria, nasce dalla volontà del Presidente di Libera, Don Luigi Ciotti e di Saveria Antiochia, madre di Roberto, giovane poliziotto agente di scorta di Ninni Cassarà ucciso dalla mafia a Palermo il 6 agosto del 1985.

Dal 1996, ogni anno, in una città diversa del nostro Paese si ricordano, il primo giorno di primavera – in segno di speranza e rinascita – le vittime innocenti delle mafie.Con la legge n. 20 dell’8 marzo 2017, in riconoscimento del valore morale e umano del progetto avviato da Libera, con voto unanime alla Camera dei Deputati, lo Stato Italiano ha approvato la legge che istituisce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.

Leggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri.

Neanche la pandemia, che ha colpito  il nostro Paese, è riuscita a fermare il dolore, il ricordo e la memoria: l’evento del 2020, che avrebbe dovuto svolgersi a Palermo, al fine di contenere i rischi legati all’emergenza sanitaria, è stato realizzato sui canali social ed ha visto il coinvolgimento e la partecipazione di ogni città in diretta web.

 La manifestazione nazionale a Milano, lo slogan: “E’ possibile”

Lo slogan di questa Giornata 2023 vuole portarci a riflettere su ciò che ciascuno di noi può fare per l’affermazione dei diritti e della giustizia sociale. “La parola “possibile” deriva da “potere” e indica ciò che si può realizzare, ciò che può accadere. Ma solo se a metterci in gioco siamo tutti,tutti insieme: solo con il noi si può arrivare ad affermare la pace, la giustizia, la verità, i diritti, l’accoglienza e la libertà.(Libera).

Il messaggio di Liliana Segre a Libera

Di seguito una parte del lungo e sentito messaggio che la Senatrice Segre ha inviato a Libera:”Ciò che ci unisce è quindi proprio il culto della memoria. Ricordare le vittime della Shoah e di tutti genocidi, le vittime della mafia e dei poteri criminali, le vittime della tratta di esseri umani e di aberranti politiche verso i migranti.

Quest’anno voi avete deciso di leggere, insieme ai nomi delle vittime della mafia anche i nomi delle persone, adulti e minori, morte nella tragedia di Cutro. Condivido del tutto questa scelta. Perché si tratta di persone. Che hanno un nome ed un cognome. Una storia, una identità, una vita.

Donne ed uomini. Bambine e bambini. Colpevoli di nulla, se non di esistere e di voler vivere una vita degna. E la vita è indegna se si è sotto il terrore del razzismo, della fame, della criminalità, della guerra.”

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